Secondo il preside Paolo Biagioli, i ragazzi al liceo devono essere agevolati nell’apprendimento sfruttando in modo diverso gli spazi scolastici. Che non sono più solo le classi, ma anche l’outdoor o quei locali in rapporto con l’esterno che in genere, nelle scuole come le conosciamo, diventano spesso magazzini. Ecco dunque che il terrazzo o il giardino diventano spazi appetibili per lezioni all’aperto, perché si “respira l’aria buona” e ci si gode il panorama. Accade al liceo scientifico “Amedeo di Savoia Duca d’Aosta” di Pistoia, che sta vivendo in questo senso una piccola, interessante, rivoluzione.
La curiosa notizia è intrigante perché procede nella direzione di una visione della didattica più moderna che cerca di recuperare il rapporto con l’ambiente esterno che spesso perdiamo presto, persino dall’infanzia. Non è una novità che moltissimi nidi e asili di questi tempi scelgono, per comodità, di pavimentare con erba artificiale o resine le poche zone verdi in cui i bimbi giocano.
Ci sono invece “correnti” educative che vanno in un senso diametralmente opposto, come suggerisce l’esperienza degli Agriasili e quella degli Asili nel bosco, dove i bimbi giocano tra alberi e prati sotto il controllo degli adulti, ma sono liberi di sporcarsi e di sperimentare sulla propria pelle gli elementi naturali, dalle piante, agli insetti, agli animali.
Il Preside di Pistoia ha introdotto nel suo liceo anche un’altra novità: ha rivoluzionato la biblioteca scolastica, poco frequentata, introducendo poltrone e divani, che l’hanno resa l’ambiente scolastico più richiesto. L’idea è che il contesto meno artificiale faciliti una relazione tra docenti e studenti meno rigida – non nei contenuti ma nelle modalità – che possa così rendere più interessante le lezioni, impostandole come interessanti conversazioni.