Saranno quasi 160 gli stand di vivaisti ricchi di piante e fiori che daranno spettacolo per il pubblico ai Giardini Montanelli di Porta Venezia per Orticola, a partire da venerdì 11 fino a domenica 13 maggio. Appuntamento molto atteso, la tradizionale kermesse floreale milanese giunta quest’anno alla sua XXIII edizione, che non ha mai perso il suo smalto glamour. E negli ultimi anni, da mostra-mercato, Orticola si è trasformata in qualcosa di più, con l’aspirazione di non esaurirsi nei pochi giorni di maggio dell’evento, ma di estendere il suo “contagio verde” alla città, lasciando il proprio segno sul tessuto urbano con effetti anche permanenti.
E’ questa una tendenza che in paesi come la Germania si concretizza comunemente. E’ li che si organizzano grandi manifestazioni (chiamate Buga) che utilizzano vasti spazi pubblici per alcuni mesi e poi li restituiscono, ad evento esaurito, lasciando qualcosa in più alla città: un parco-giochi, un allestimento di particolare impatto, una riqualificazione urbana di qualche tipo, che senza di loro non si sarebbe realizzata. Un valore aggiunto per l’evento come per la città, frutto di una forte sinergia tra aziende, enti e amministrazioni, che attira un enorme pubblico, dando l’occasione ai cittadini di vivere il verde in un modo ricco e stimolante e di sentirsi arricchiti anche dopo, quando l’evento è terminato. Una modalità vincente a cui le manifestazioni di fiori e piante in Italia potrebbero ispirarsi, adattandola alla realtà del Belpaese.
Orticola, a partire dal “Fuoriorticola”, che estende eventi anche al di là del margine temporale della kermesse, sembra andare nella direzione che la collega sempre più strettamente alla metropoli, “contagiando” luoghi (il Giardino Perego in via dei Giardini, il Giardino della Triennale nel cuore del Parco Sempione, il Cortile d’Ingresso della Galleria d’Arte Moderna, gli Orti Fioriti di City Life) e scuole, creando istallazioni, riqualificando piccoli pezzi di Milano con il verde e le sue mille declinazioni, in primis quelle legate all’arte.
La bellezza di Orticola si annuncia già dall’ingresso di Palazzo Dugnani, quest’anno ispirato alla Belle Epoque, progettato dall’architetto paesaggista Massimo Semola con un tripudio di fronde in stile esotico che ci riportano alle atmosfere scintillanti della Milano di fine ‘800, ricordandoci che la nascita del cinema, che vide la luce in quegli anni, è tinta di verde. La buffa scenetta del Giardiniere Annaffiato è infatti tra i primi “film animati” dei fratelli Lumière presentati al pubblico.
Per chi apprezza semplicemente fiori e piante, e vuole arricchire il proprio spazio verde, la mostra-mercato di Orticola è l’occasione giusta per ammirare ciò che con enorme generosità il mondo vegetale può offrire. Una passeggiata tra colori, profumi e cultura che proprio non si può perdere.
Il sito di Orticola: www.orticola.org