Un tripudio di capolini fioriti, masse di margheritine di tutte le nuances, dal lavanda al fucsia, dal bianco al rosa: sono i settembrini, meglio detti, gli Aster. In vaso e in giardino, molte varietà danno il meglio di sé proprio adesso, alla fine dell’estate. Ma stare nei ranghi, belli compatti e ordinati no, non ci riescono proprio… Troppo alti, si scompaginano con il vento perdendo quel bel aspetto di cespuglio fiorito che tanto ci piace mostrare con orgoglio agli amici… Il trucco per evitarlo? Farli fiorire contenendoli in altezza, tramite una potatura speciale a primavera… parola di esperto pollice verde!
Tempo fa ce l’aveva suggerito un’esperta vivaista, Gabriella Priola: il segreto dei Settembrini è la cesoia! Ma come e quando occorre intervenire, esattamente, per ottenere dei rigogliosi cespugli fioriti in autunno? Ce lo spiega Claudio Baldazzi, “pollice verdissimo” che apre spesso ai visitatori le porte del suo giardino incantato (da cui provengono le foto a corredo), ricchissimo di fioriture.
A fine primavera è tempo per effettuare sugli Aster il cosiddetto “taglio di Chelsea”, consiglia Baldazzi: il nome si riferisce all’abitudine degli inglesi di cimare i loro settembrini in coincidenza con la popolare manifestazione di giardinaggio, il Chelsea Flower Show, che si tiene a Londra intorno al 20 maggio. Il taglio di Chelsea consiste nell’accorciare le punte dei rametti mentre le piantine stanno crescendo. Il Baldazzi aggiunge che la cimatura può essere ripetuta anche sui getti laterali nei mesi seguenti, man mano che si formano nella pianta, quando si allungano di 20-25 cm.
L’operazione con le cesoie si può effettuare anche a giugno, anche più severamente, dice Baldazzi: “Invece di cimare le punte degli Aster, potete ridurli tagliando di un terzo la vegetazione, fino ad un massimo della metà della lunghezza” ma attenzione, “non oltre” – consiglia, “perché se tagliate dove è già quasi legnoso, la pianta rischia di ricacciare a stento”.
Il risultato dell’operazione? I settembrini “saranno stimolati a ramificare, fiorire di conseguenza di più, e restare contenuti in fatto di altezza.” E non solo: Baldazzi consiglia di utilizzare i rametti potati per moltiplicare gli Aster a costo zero: grazie alla vigoria di questo tipo di piante, “le talee”, assicura, “andranno a fiore già nell’anno in corso”.
Parola di “pollice”: scenografiche fioriture d’autunno… assicurate 😉