Quella che cresce da anni sotto casa tua è una longilinea betulla o una possente quercia? Oppure un pioppo bianco, con il bagliore argenteo delle sue foglie? Non lo sai. Ci passi davanti mille volte, ma di quelle mute presenze viventi non sai nemmeno il nome. E se ci fosse un codice che te lo dice? Ecco l’idea, perfetta per i nostri tempi dove tutto il sapere si trova nel palmo nelle nostre mani, dentro allo smartphone: un codice QR da inquadrare, collocato a portata di obiettivo, per sapere tutto in un click del nostro silente amico vegetale.
In molti parchi e giardini l’idea è già presente, ma sarebbe fantastico se il QR code fosse applicato a tutti gli alberi delle nostre città. In alcuni piccoli comuni c’è chi lo sta già facendo, questo “censimento” digitale.
Manuel Tiburtini, 22 anni, laureato in agraria ad Ancona e specializzando a Pisa in scienze biologiche, si è guadagnato i complimenti dell’amministrazione per la sua iniziativa: sta infatti censendo piante e specie arboree a Fermo con questo codice, dopo averlo fatto a Monterosato. Sugli alberi dove è stato applicato il QR-CODE basta avvicinare il telefonino, fotografare il codice e, grazie ad una app collegata al sito Actaplantarum.org, è possibile avere tutte le informazioni sulla pianta.
Un metodo che, se si diffondesse, ci permetterebbe, come cittadini consapevoli, di dare un nome agli alberi che ci circondano, comprendendo meglio come crescono e si sviluppano, e i benefici che possono offrire.