Le zucche ornamentali si possono mangiare?

La domanda spunta ricorrente durante queste settimane in cui, sui banchi dei garden così come su quelli dei supermercati, fanno bella mostra di loro stesse le zucche, regine dell’autunno pronte a regalarci manicaretti così come splendide decorazioni autunnali. Ma le cosiddette Zucche di Halloween, quelle proposte per decorare un angolo della casa o per essere intagliate come divertenti lanterne mostruose, si possono mangiare?

Quesito naturale di questi tempi, in cui si pensa a come ridurre lo spreco alimentare. La risposta è che tutte le zucche sono edibili: madre natura non ha stabilito differenze tra consumo e decorazione per i frutti delle Cucurbitacee. Il fatto è che nel caso delle zucche decorative, il gusto non è granché. 

POCO GUSTOSE
Poca polpa, o molto fibrosa, o molto dura o molto acquosa: spesso sono così le zucche ornamentali, perché non sono state selezionate per il gusto, ma per l’aspetto estetico dell’ortaggio. Inoltre la buccia (ma non la polpa) delle zucche ornamentali può contenere pesticidi, a differenza delle zucche destinate all’alimentazione, per preservarne l’integrità. E in alcune varietà, la commestibilità è legata alla fase di maturazione: alcune zucche sono buone da giovani, ma con la maturazione l’utilizzo diventa decorativo perché troppo coriacee.

  

BELLE MA ANCHE BUONE
Consideriamo tra l’altro che ci sono tipologie di zucca, che in Italia consideriamo ornamentali perché hanno forme o colori che ci appaiono strani, che all’estero mangiano volentieri: per esempio la zucca “disco volante” in Francia chiamata “pâtisson”, a buccia chiara, è considerata una prelibatezza consumata giovane, mentre la zucca “a turbante” – tra le più quotate tra le decorative – ha in realtà un ottimo sapore dolce se cucinata, così come è deliziosa la bollosa zucca di Chioggia, al contrario di quel che farebbe pensare il suo aspetto! Golosa la zucchetta di Hokkaido, splendida nella sua forma a pera, in una composizione con i fiori come con dentro il risotto… o la Beretta piacentina o la zucca del Portogallo, “fiammata” di verde o la Butternut gialla, o la zucca Serpente siciliana, o la Trombetta di Albenga…

  

Di alcune sono deliziosi i semi tostati, altre sono adatte ad essere fritte, altre a farne composte o marmellate, e altre ancora vanno bene solo nel minestrone. E ce n’è una, la Zucca Spaghetti, che può diventare persino un primo piatto dietetico grazie ai filamenti interni, completamente commestibili… Aggiungiamo alla confusione il fatto che le piante di zucca si ibridano tra loro più che volentieri, ornamentali o meno che siano!

ALLARME AMARO
Solo nel caso in cui il gusto sia amaro (può succedere anche con le zucchine e i cetrioli), vanno senz’altro scartate per l’alimentazione, come ben spiega il Tox Info Suisse, centro antiveleni svizzero, che precisa: “È indizio del tenore di cucurbitacina il gusto amaro che è percettibile sia nella polpa della zucca cruda, sia dopo la sua cottura.” Si tratta di una tossina che è decisamente meglio evitare: “sintomi tipici dopo il consumo di zucche amare: salivazione eccessiva, crampi addominali, nausea, vomito e diarrea”. Il sapore insomma ci avvisa che, se si tratta di zucca amara, va buttata, senza rimpianti.