Arriva in Italia la ciclabile che splende nel buio

Mentre pedali, la pista restituisce la luce nel buio della notte. 10 ore di luminescenza blu data da cristalli di fosfori inglobati nell’asfalto che basteranno per orientarsi, a chi percorre questa particolare ciclabile nelle ore notturne, in zone verdi dove non esiste illuminazione pubblica. Arriva anche in Italia la ciclabile blu che splende di notte, basata sulla tecnologia ideata dalla TPA, Istituto Tecnologie del Futuro di Pruszkow, che ha sperimentato questo tipo di bitume autoilluminante da alcuni anni nei pressi della cittadina di Lidzbark Warminski.

La ciclabile fosforescente italiana sarà lunga 5 chilometri e unirà Pavia da Borgo Ticino ai comuni del Siccomario, toccando Battella, Chiavica e Frua.

L’idea nasce per favorire il cicloturismo di un’area di grande pregio naturalistico ovviando al divieto, imposto dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo), di porre lampioni lungo il percorso, ed evitando nel primo tratto di 500 metri, l’uso pericoloso della carreggiata per le auto. Il percorso della ciclabile si congiungerebbe poi alla ciclovia VenTo, che collegherà Venezia e Torino.

Proposto dall’associazione di cittadini “Mei Sto in Burgh”, il progetto della pista ciclabile autoilluminante ha partecipato al Bilancio Partecipativo di Pavia, tramite il quale sono stati raccolti un parte dei fondi. La Regione Lombardia contribuirà, accollandosi il 50% della spesa. Aperta la gara d’appalto del valore di 260mila euro, dovrebbe presto vedere l’inaugurazione del cantiere. E già si sta pensando al futuro: l’idea è creare tappe di interesse e aree di sosta per valorizzare l’area del percorso fosforescente.

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