Grasse e color bianco-crema, testa marroncina e buffe zampette nella parte anteriore: sono le larve del coleottero giapponese, al secolo Popillia japonica. Professione? Killer di piante, ortaggi e prati. In particolare, adora le rose, le piante da orto e da frutto e l’erba, che divora “da sotto”. Ne avevamo parlato qualche tempo fa, ma l’allarme invasione di questo coleottero in Italia, che qui non possiede nemici naturali, si sta estendendo sempre più. Fino a toccare persino i comuni fiori sul balcone: in una balconetta da 40cm, con dentro 2 stagionali, di queste larve biancastre se ne possono trovare anche 17, tutte insieme…
Osservate con attenzione le vostre piante sul balcone, nell’orto, nei terrazzi o persino in giardino. I fiori sono mosci anche se bagnate regolarmente e con abbondanza? Allora è probabile che siano vittime di questo “tipino” dalla testa verde metallico, elitre ramate e ciuffi di peli bianchi ai lati, prolifico quanto spietato, che ama fare sempre le cose …in gruppo. Quando gli adulti di maggiolino giapponese individuano una pianta come cibo, tramite un segnale chimico “chiamano” gli altri. E quando depongono le uova in qualche vaso, il tasso di mortalità è molto basso: risultato, le larve che si sviluppano sono numerose. E questo non lascia scampo alle radici, di cui sono ghiotte.
Le vittime vegetali evidenziano l’attacco delle grosse larve affamate intristendosi e seccando lentamente, senza alcuna indicazione esteriore di una possibile malattia. Individuare le larve di maggiolino giapponese in realtà è facile: basta grattare a pochi centimetri dalla superficie per vederle, disturbate, allungarsi infastidite, perdendo la tipica forma a C. Se poste su una superficie dura, tenderanno a spostarsi girate curiosamente sul dorso, alla ricerca di un qualsiasi pezzetto di terra morbido in cui infilarsi nuovamente.
Pur essendo innocue per uomini e animali domestici, purtroppo le larve, come del resto gli adulti, vanno eliminate manualmente, perché la Popillia dove arriva, pasteggia e si riproduce con gusto. Inoltre la presenza del maggiolino giapponese va segnalata al Servizio Fitosantario Regionale (per la Lombardia si può scrivere, inviando foto, a popillia@ersaf.lombardia.it e popillia@parcoticino.it) che ne monitora la diffusione pianificando misure di contrasto, che attualmente consistono soprattutto in trappole di feromoni per gli adulti e funghi entomopatogeni contro le larve.