Dove crescono loro, le infestanti hanno vita durissima. E’ questa “l’arma segreta” che carciofi e cardi hanno in comune con quelle specie vegetali che sono in grado di diffondere, nel terreno intorno a loro, sostanze che inibiscono la crescita di altre piante. Questa caratteristica, chiamata “allelopatia”, che contraddistingue Carduus e Cynara cardunculus, è il focus dello studio pubblicato da 4 ricercatori dell’Università di Catania che ha acceso l’interesse della Commissione europea. Utilizzare infatti queste capacità delle 2 specie permetterebbe un controllo sostenibile delle infestanti evitando l’impiego di diserbanti di sintesi.
La tematica dei diserbanti è del resto oggetto di grande riflessione negli ultimi anni, sia per gli effetti a lungo termine sulla salute umana, sia per la resistenza che il loro utilizzo induce nelle specie vegetali. Lo studio italiano, insieme ad altri che li confermano, costituisce perciò un interessante punto d’inizio da cui partire per creare, con le sostanze estratte da carciofo e cardo, erbicidi, battericidi e fungicidi completamente bio.