Giardini all’italiana sotto attacco: lotta alla farfallina killer

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Se vi dico “bosso”, probabilmente vi domanderete di che cosa sto parlando. In realtà il bosso è una pianta che conosciamo tutti senza saperlo 😉 E’ praticamente impossibile aver visitato una villa, una dimora o un qualsiasi giardino storico senza averne ammirati ordinati esemplari disposti a formare delle siepi – composte da perfette piccole foglioline verde scuro, in genere potati a forma geometrica, a circondare aiuole o delimitare spazi. Sua Maestà Il Bosso infatti si può realmente definire “il Principe” del giardino storico all’italiana, un caposaldo della progettazione grazie alle sue preziose qualità: sempreverde, robusto e praticamente eterno (o poco ci manca!). Ma come tutti i grandi eroi, anche il bosso (Buxus) ha il suo tallone d’Achille: è il cibo preferito di una golosa farfallina, la Piralide, arrivata in Italia nel 2011 e che di recente ha reso più crudeli e intensi i propri attacchi, mettendo a rischio disegni e forme che hanno reso grande la tradizione dei giardini nel nostro paese…

L’allarme della recrudescente minaccia arriva dall’Emilia Romagna, che ha registrato un’intensificazione degli attacchi della Piralide (Cydalima perspectalis) in parchi e giardini. Come riconoscere i danni dell’insetto è presto detto: intere parti di vegetazione seccano, acquistando un colore marrone ben distinguibile nella chioma verde intenso tipico della pianta sana. Divorate ad una ad una le foglie ma la voracità dei bruchi non risparmia neanche i rametti più giovani. Il problema è che quando le aree colpite cominciano ad aumentare, l’insetto è già a buon punto nella sua opera distruttiva: spesso la pianta di bosso non riesce a sopravvivere. E la farfallina colpisce più e più volte durante l’anno! E’ quindi fondamentale “intervenire tempestivamente per proteggere le piante non appena si individuano i primi focolai di infestazione”, come spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni.

Il Servizio fitosanitario regionale consiglia di intervenire sui bossi attaccati esclusivamente con bioinsetticidi a base di Bacillus thuringiensis, un batterio in grado di paralizzare l’organismo dei bruchi di molte farfalline “killer” come la piralide ma totalmente innocuo per gli esseri umani. Per le piante già attaccate l’anno precedente invece si consiglia l’uso di “killer” antagonisti, i nematodi entomopatogeni, microscopici vermi parassiti. La lotta deve estendersi anche ai vivai ma si preannuncia lunga e ardua, com’è stato fino ad ora!

E pensate per un momento a cosa significa un danno del genere sulle aiuole di un giardino storico all’italiana, dove ogni elemento ha una forma e una collocazione ben precisa (non è dunque affatto facile attuare sostituzioni “d’emergenza”) e dove ogni disseccamento equivale ad un abbrutimento estetico subito evidente al visitatore o al turista (magari pagante)…