Le piante mangia-metalli

Risanare i terreni inquinati da metalli pesanti coltivando particolari piante: è questa la nuova frontiera delle tecniche di riqualificazione ambientale. Studi recenti hanno dimostrato l’efficacia della fitodecontaminazione, mediante cui girasoli, mais e brassicacee (piante della famiglia dei cavoli) possono essere impiegate come sistemi di disinquinamento.

“Elevate concentrazioni di metalli in forma diffusa e parcellizzata quali polveri, microparticelle presenti nell’aria, nel suolo e nelle acque” – ha spiegato Franco Gambale, direttore dell’Istituto di biofisica (Ibf) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Genova – sul notiziario del Cnr – possono avere gravi conseguenze sulla salute umana e tra i metalli pesanti il piombo è l’elemento più diffuso. Le tecniche utilizzate fino a oggi, con elementi chimici, hanno limiti oggettivi sia per i costi di bonifica delle aree interessate, sia per gli effetti successivi al trattamento: perdita della fertilità e altre gravi alterazioni di natura chimica, fisica e biologica, tali che le aree inquinate rimangono inutilizzate per decine di anni”. Continua a leggere



Delicate farfalle dalle …lattine di birra

La farfalla è da sempre simbolo di trasformazione. Metamorfosi. Cambiamento. E che cosa evidenzia di più la trasformazione se non il riciclo, ovvero il riutilizzo di un oggetto o di un materiale che ha apparentemente cessato di assolvere per sempre alla funzione per cui è stato creato? E’ questo il pensiero che si cela dietro alle opere di Paul Villinski, che dalle lattine di birra usate e dai vecchi dischi in vinile è riuscito a ricavare forme di farfalle e uccellini e con essi a comporre “quadri” di una bellezza aerea e leggera, come i suoi protagonisti. L’artista americano è riuscito ad unire il riciclo con l’arte, il rifiuto con il sublime, e i risultati tolgono letteralmente il fiato. Continua a leggere



Un té in giardino con il principe Carlo

Volete bere un té al Garden Party del principe Carlo, incontrare celebrità, ascoltare musica e magari anche sbirciare attraverso le finestre di casa sua e curiosare nel suo roseto e nel suo orto? Con sole 15 sterline potremo permetterci tutto ciò e molto altro ancora! A partire da ieri, 8 settembre fino al 19 settembre, per 12 giorni, il principe Carlo aprirà i cancelli di Clarence House, la sua casa londinese, per ospitare il “Garden Party To Make A Difference”,  ideato da Start, un’iniziativa del Charities Foundation dello stesso principe. Continua a leggere



A Reggio Emilia si festeggia il pane “eco” a km zero

Tra le vie del centro, attorno alla basilica della Madonna della Ghiara e nel cortile di Palazzo Allende tra pochi giorni si sentirà nell’aria un delizioso profumo di pane appena sfornato. E’ “Pan de Re” (pane del re), la Festa del Pane di Reggio Emilia che, alla sua prima edizione, avrà inizio il 3 settembre per concludersi l’8 del mese, in concomitanza con la sagra della Giareda, appuntamento cittadino tradizionale. Il nome scelto per la festa non è a caso: il “Pan de Re” è un nuovo pane “a filiera corta”, ovvero prodotto localmente con le risorse della zona emiliana. Non solo. Continua a leggere



Gli alberi salveranno l’Africa dal deserto?

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384mila alberi per fermare il mare e fissare le dune di sabbia che stanno avanzando verso Nouakchott. E’ questa “l’idea audace” che le autorità della Mauritania intendono attuare nei prossimi anni allo scopo di salvare la capitale, stretta tra l’oceano da un lato e il deserto dall’altro, come spiega oggi il sito di ‘Radio France Internationale’ (Rfi). In base al piano, ben 726 ettari di terreno saranno destinati esclusivamente all’impiantazione di nuovi alberi, 200mila entro la fine dell’anno, per rafforzare la cintura verde di Nouakchott. Continua a leggere



Coltivatori disobbedienti: “il mais ogm non contamina i campi vicini”

“E’ la dimostrazione che la coesistenza si può fare. Io ho seminato più tardi rispetto ai miei vicini e così la commistione non è avvenuta”. A parlare è l’agricoltore friulano, Giorgio Fidenato, che lo scorso 25 aprile ha seminato un terreno con mais ogm, commentando con l’Adnkronos la notizia che i campi vicini e confinanti coltivati a quello di Vivaro, (in provincia di Pordenone), non sarebbero stati contaminati, secondo quanto emerge dai primi risultati delle analisi condotte su alcuni campioni, su mandato della procura di Pordenone che ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. Continua a leggere