Decreto Fisk: gli eco-vestiti costeranno la metà

Conclude in questi giorni il suo iter la normativa europea sull’etichettatura energetica dei capi di abbigliamento, il cosiddetto ‘Decreto Fisk‘. Il varo del provvedimento, messo in forse fino all’ultimo momento dal conflitto con le normative UE sulla libera circolazione delle merci, porterà benefici insospettabili in termini di risparmio energetico e avvicinamento agli obiettivi del protocollo di Kyoto. E anche alle nostre tasche, visto che si parla di un bonus del 40% di sconto sui vestiti ecologici.

Anche un semplice piumino, rivela il professor Ingemar Fisk dell’Università di Uppsala, permettette di abbassare di qualche grado la temperatura notturna della casa durante l’inverno consentendo così di evitare emissioni fino ad una tonnellata di CO2 all’anno per famiglia. Analoghi i risparmi sui costi di condizionamento durante la stagione estiva. Continua a leggere



Rapporto Actionaid: “I biocarburanti aumentano la fame nel mondo”

Più biocarburanti, più fame nel mondo. Un’infelice equazione portata alla luce dal rapporto “Chi paga il prezzo dei carburanti verdi” di Actionaid, in cui vengono delineati i problemi legati all’aumento del mercato dei biocarburanti, la cui produzione è basata sull’impiego di colture alimentari (soia ecc). Secondo le stime della Banca Mondiale, infatti, la produzione di biocarburanti sarebbe responsabile per il 75% dell’aumento dei prezzi che ha portato alla crisi alimentare. Secondo Actionaid occorre dunque che i Paesi impegnati nella produzione e nel consumo di biocarburanti adottino una moratoria su una loro ulteriore espansione. Occorre infatti che, prima di procedere oltre, le Nazioni Unite abbiano pienamente valutato l’impatto a livello globale di queste fonti energetiche, e che sia data piena garanzia del rispetto dei diritti umani delle comunità coinvolte e dell’ambiente nel quale esse vivono. Continua a leggere



L’eco-turismo? E’ “d’oro”: vale 10 miliardi

Le previsioni di Pasqua confermano “il trend positivo del turismo ecologico che ha raggiunto in Italia il valore di oltre 10 miliardi con un progressivo aumento del fatturato e delle presenze, che sfiorano 100 milioni all’anno negli esercizi ufficiali delle aree protette”. E’ quanto afferma la Coldiretti sottolineando come la primavera sia “la stagione privilegiata per la vacanza ecologica perchè consente di assistere allo spettacolo unico del risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori”. “L’Italia – riferisce l’organizzazione – può contare su ben 772 parchi e aree protette che coprono ben il 10% del territorio nazionale dove… Continua a leggere


Biocarburanti copiando le rane

Una schiuma in grado di catturare l’energia ed eliminare l’anidride carbonica in eccesso. Grazie ad una particolare specie di rane semitropicali, i ricercatori dell’Università di Cincinnati (Usa), hanno creato un nuovo materiale artificiale fotosintetico che potrebbe rivelarsi utile per nuovi biocarburanti. Gli ingegneri dell’Università statunitense, da quanto si legge sulla rivista ‘Nano Letters’, hanno creato un nuovo materiale basandosi sulla fotosintesi applicata alla schiuma prodotta da una particolare rana semitropicale, chiamata Tungara (Engystomops pustulosus). Continua a leggere



Gli alberi? Da mettere a bilancio

Nel ponente cittadino ligure, a Voltri, Pra’ e Pegli, grazie a un recente censimento del verde sono stati contati circa 5.500 alberi negli spazi e nei giardini comunali. Il censimento, iniziato lo scorso anno, ha contato, e registrato in un database con indicazioni georeferenziali, oltre 2 mila alberi tra giardini e vie alberate, più un migliaio a Villa Durazzo Pallavicini nella parte già accessibile al pubblico e altri 2.500 piante nella zona ancora chiusa. “Il verde ha un valore economico che sarebbe da mettere a bilancio – ha commentato l’assessore comunale ai parchi Pinuccia Montanari – sarebbe opportuno non solo… Continua a leggere


OGM: l’Europa dice sì. E l’Italia discute.

Mentre l’Europa autorizza gli Ogm e dà il via libera alla super patata “Amflora”e ad altre piante geneticamente modificate, lasciando però agli stati membri la decisione di coltivarli o meno, in Italia il dibattito infuria. Mentre il ministro della Salute Ferruccio Fazio dalla Conferenza ministeriale su Ambiente e Salute dichiara che “la cultura italiana è la stessa della logica degli agricoltori che va quindi in una direzione diversa da quella degli Ogm, orientata piuttosto a favorire le produzioni autoctone e naturali”, Amedeo Pietri dell’Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione dell’Università di Piacenza ed esperto di sicurezza del mais e micotossine ribatte: “Non capisco però perchè vengano usati mangimi Ogm per alimentare gli animali” e continua: “In quel caso il problema sollevato da Fazio decade”. Continua a leggere