Serve aiuto nei campi per raccogliere frutta e ortaggi in quest’Italia soffocata dalla quarantena. Il rischio è quello di perdere, quest’anno, tonnellate di verdura e frutta matura, così preziose per chi vende, così come per chi compra in vista di un’alimentazione salutare. Coldiretti ha infatti contato mezzo milione di giornate di lavoro agricolo andate perse, a causa del coronavirus, e mancano all’appello 200mila lavoratori stranieri che in primavera arrivano come stagionali dai Paesi dell’Est. Dall’idea di reperire la manodopera carente, ha preso forza il portale Job in Country, dove è possibile candidarsi come forza lavoro in agricoltura. Continua a leggere
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Nuovo DPCM: riprendono a lavorare i giardinieri, via libera a garden e vivai
Avete sentito anche voi i tagliaerba in funzione stamattina? Da oggi, 14 aprile, fino al 3 maggio (e si spera, anche oltre), i giardinieri possono riprendere le attività di manutenzione di parchi e giardini. E’ il contenuto del nuovo DPCM emanato dal Governo il 10 aprile, appena prima delle festività pasquali, che entra in vigore oggi. Inoltre, le aziende agricole (garden e vivai, quindi, non i negozi commerciali) possono vendere piante al dettaglio anche in Lombardia. Stavolta la Regione non ha fatto eccezioni, accogliendo così entrambi i punti che riguardano le due attività legate al verde. Continua a leggere
Piante e fiori: il Ministro dice sì, la Regione dice no, e in mezzo…
Il Ministro dell’Agricoltura Bellanova negli scorsi giorni ha ribadito in un post su Facebook (ebbene sì, la politica ora passa dai social) che aprire al pubblico i punti vendita di vivai, garden-center e negozi di fiori è consentito su tutto il territorio nazionale, qualsiasi sia il loro Ateco, precisazione che si è resa necessaria dopo la rivolta dei fioristi, non compresi nel Codice attività in questione. E la domanda sorge spontanea: sì ma, aprire a chi, considerate le restrizioni al movimento del pubblico che dovrebbe fornire, alla richiesta dei vigili, una autocertificazione un po’ difficile da spiegare? Continua a leggere
Quarantena da virus: piante e fiori li trovi sui social
Il virus non può fermare la primavera, che imperterrita, avanza, tra gemme e germogli, a preparare fiori e frutti per la bella stagione. Ecco allora nascere idee e progetti nuovi nel mondo del Verde, che usano il virtuale sì, ma per un riscontro molto reale. Strumento principe, neanche a dirlo, i social network. Giardini che improvvisano visite in diretta streaming, negozi fisici che inaugurano negozi online, Pagine e profili che nascono per vendere piante fiorite e invendute nei vivai. Insomma, non ce n’è, #ilverdenonsiferma. Continua a leggere
DPCM: consentita la vendita e la spedizione di piante, erbe e fiori
In quanto parte dei prodotti agricoli (codice Ateco 1), produzione, commercializzazione, trasporto, spedizione e consegna di piante, erbe aromatiche, semi e fiori sono ammessi dal DPCM del governo del 22 marzo 2020 contenente le misure restrittive anticontagio per il Coronavirus. E’ la specifica pubblicata nella serata di ieri, 26 marzo, sul Sito del Consiglio dei Ministri nella sezione delle Faq (domande frequenti) che conferma dunque la possibilità, per il comparto del verde, di continuare a lavorare, tenere aperti i vivai e alzata la testa per sopravvivere all’enorme calo di fatturato generato dalla drammatica situazione in essere. Continua a leggere
Coldiretti scrive a Conte: “1 miliardo di piante e fiori distrutti, servono misure urgenti”
Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, prende in mano “carta e penna” e chiede al Presidente del Consiglio Conte urgenti misure che vadano in soccorso alle aziende florovivaistiche. Il comparto del verde sconta infatti drammaticamente le ordinanze restrittive in vigore contro il Coronavirus. Crollati acquisti ed esportazioni di piante e fiori, cancellate le manutenzioni degli spazi verdi pubblici. “Le conseguenze sono pesantissime per un settore che vede impegnate 24mila imprese con dipendenti per oltre 4.000.000 di giornate lavorative, un’occupazione complessiva superiore alle 200mila persone, per un valore di circa 2,5 miliardi di euro, di cui oltre 900 milioni di euro di esportazioni”, scrive preoccupato Prandini. Continua a leggere
Fiori e piante: beni non essenziali a chi?
Aziende florovivaistiche in ginocchio a causa dell’emergenza coronavirus. Perché in realtà quei “beni non essenziali”, essenziali lo sono eccome, per chi di piante e fiori ci vive. Se di mestiere fai il florovivaista, piante in vaso e fiori recisi per questa primavera devi produrli per tempo, coltivando durante l’anno precedente e per tutto l’inverno scorso. Produrre piante e fiori non è qualcosa che si improvvisa. Le piante sono esseri viventi: quando arriva il momento della fioritura, è fatta. Il fiore va reciso, la pianta in vaso va venduta. Perché in pochissimi compriamo piante senza fiori, e gli arbusti primaverili fioriscono 1 volta all’anno. E i bouquet non durano più di alcuni giorni. Continua a leggere