Proprio i mesi peggiori dell’anno sono ideali per piantare un albero da frutto, con la sola accortezza di evitare il gelo più severo, quello che in genere arriva a gennaio. Escludendo gli agrumi, che meritano un discorso a parte, la pianta che dovremo acquistare ora sarà un giovane alberello (un “astone”) di 2 o 3 anni in vaso, nudo, senza foglie: in pratica è una pianta “dormiente” che quindi non soffrirà il trapianto e le condizioni climatiche avverse, visto che si risveglierà solo con l’arrivo delle temperature più miti. Ma come si fa a scegliere un albero da frutto? Ecco in 6 punti ciò che c’è da sapere! Continua a leggere
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Ritratto dei parchi urbani: bellissimi (sulla carta) e senz’anima
Gli spazi verdi in città sono pochi ma preziosi: è lì che si concentra il contatto con la natura che tanto ci manca tra uffici, palazzi e asfalto, è lì che possiamo godere di prati e alberi, di aria, sole e vento, è lì che recuperiamo la serenità del nostro legame con l’ambiente e la terra e capiamo di essere parte di un tutto. Ma stranamente quei pochi polmoni urbani sono tra le aree meno godibili delle nostre città: spesso mancano quasi del tutto sedute e toilette, scarsissimi i punti acqua e le aree gioco non offrono stimoli. Continua a leggere
Urban jungle in casa per lavorare più smart
Addio al famoso “divieto” di mettere piante in camera da letto: fratelli o sorelle che dormono nel letto a fianco nella stessa stanza consumeranno molto più ossigeno di qualunque pianta d’appartamento! Quindi benvenute le piante vicino al letto, su comò e comodini, che di giorno produrranno ossigeno e allieteranno la vista. Ma quali scegliere per trasformare la casa in una piccola giungla domestica? Ecco i consigli degli esperti dei Garden Viridea, tutti da sperimentare! Continua a leggere
E’ italiana e pesa 1226 chili la zucca più grande del mondo: l’intervista
E’ cresciuta al ritmo di 25 chili al giorno e in 6 mesi ha letteralmente sfondato l’attuale record mondiale. E’ la strepitosa zucca gigante coltivata da Stefano Cutrupi, che alla pesa ha registrato ben 1226 kg, 35.5 chili in più del record del Belgio, imbattuto dal 2016. Certo, la stagione della raccolta delle zucche è solo all’inizio, quindi altri pretendenti potrebbero sfidare la “regina” italiana, ma ci sono buone speranze che il tempo confermerà l’ambito titolo di Zucca più grande del mondo 2021! Nel frattempo abbiamo fatto due chiacchiere con Stefano, per capire come si fa ad ammalarsi di “gigantismo” nell’orto arrivando ad ottenere questo risultato… Continua a leggere
Arte e natura: così l’Italia vince la Coppa mondiale di pasticceria
Ispirandosi alla natura l’Italia trionfa nel Campionato Mondiale di Pasticceria 2021 disputato il 25 settembre a Lione, davanti a Giappone e ai padroni di casa, i francesi. Merito dell’enorme bravura della squadra di pasticceri – composta da Lorenzo Puca, Massimiliano Pica e Andrea Restuccia – e del soggetto scelto per l’imponente scultura alta più di 1 metro e mezzo, candidata all’ambito primo premio, dal titolo “Art of Nature“, che ritrae fiori, miele e insetti operosi. Continua a leggere
Zafferano: piantiamo i bulbi a fine estate (anche sul balcone)
Lo zafferano, la costosa spezia rosso corallo con cui si prepara il classico profumato risotto alla milanese, si ottiene dai filamenti (gli stimmi) essicati dei fiori di Crocus sativus. Per una porzione di risotto ne occorrono 10-12: valutando che ogni fiore ne porta 3, sono circa 4 fiori a testa. Per fortuna le piante non fanno differenza di censo, crescono sui balconi di tutti, poveri e ricchi. Così fa anche il Croco sativo, capace di crescere e fiorire in grandi campi, in piccoli orti o anche in una semplice fioriera sul balcone. La bella notizia è che non si tratta affatto di una piantina capricciosa, anzi: portarla a fiorire e raccogliere i preziosi stimmi per un risotto alla milanese fai-da-te è molto, molto facile. Continua a leggere
Orto d’inverno: tempo di cavoli e …cavolaie
Candide volteggiano allegre farfalline bianche nell’orto d’autunno… Una visione campestre da sogno? Non per l’ortista, che con allarme le riconosce al primo sguardo come le famigerate cavolaie, produttrici di bruchi affamati che vanno matti per cavoli, broccoli e brassicacee in genere. Eh sì, perché nell’orto tra settembre e ottobre si trapiantano nelle regioni del nord le piantine di specie resistenti al freddo (comprese alcune che diventano più dolci dopo una gelata, come le verze) e si preparano i primi tunnel per prolungare la stagione. E tra queste specie, i cavoli sono in prima fila. Per fortuna abbiamo un rimedio completamente bio proprio lì nell’orto, a portata di mano. Continua a leggere