In molte regioni italiane è entrata in vigore l’ordinanza comunale, valida fino a settembre, che impone ai cittadini di non usare, o usare meno, acqua potabile per utilizzi extra-domestici, pena multe corpose. Tra questo genere di utilizzi viene spesso citato il lavaggio delle auto, ma in realtà la prima voce a bilancio sono sicuramente i consumi idrici per annaffiare piante, fiori e prati durante i mesi di giugno, luglio e agosto. Considerati i super-caldi degni dei tropici che si stanno verificando nel Belpaese negli ultimi anni, sicuramente la quantità d’acqua necessaria per il verde non diminuisce, tutt’altro. Stiamo assistendo ad un aumento dei consumi idrici preoccupante. In effetti sarebbe auspicabile non usare acqua potabile per annaffiare, ma qual è l’alternativa? Continua a leggere