Vietato parcheggiare sotto gli alberi, parola di esperto!

alberi_parcheggi510

E’ un classico della caotica vita di città: non c’è spazio per mettere la macchina? Allora la parcheggiamo negli spazi vicino agli alberi. Ma c’è un problema: proprio li crescono le radici. Eppure non sembra che l’albero ne risenta: quando spostiamo l’auto per andare via, l’albero è ancora lì, esattamente come lo abbiamo trovato. E noi ci preoccupiamo invece che l’auto non si sporchi di resina e foglie. Ma parcheggiare negli spazi tra i filari può provocare davvero dei danni agli alberi? Per la rubrica “I Segreti degli Alberi” l’abbiamo chiesto all’esperto arboricoltore Stefano Lorenzi, che ci ha spiegato che la risposta è senz’altro “Sì”! Ecco perché… Continua a leggere



L’auto biodegradabile in rattan e bambù

Kenneth Cobonpue è un famoso ecodesigner filippino che per i suoi lavori utilizza i materiali naturali tipici del suo paese d’origine come bambù, rattan e abaca traducendoli in forme sempre nuove e modernissime. La sua ultima creazione però è nientemeno che… un’auto! La Phoenix Roadster, questo è il nome della prima auto biodegradabile, ha una carrozzeria in rattan e bambù montata su un telaio in acciaio e fibra di carbonio mentre nella parte posteriore c’è lo spazio per inserire un motore elettrico. Continua a leggere



Auto vecchia? Gasiamola e facciamole il lifting

Sempre più persone sono costrette a cambiare l’auto, magari neanche tanto vecchia e perfettamente funzionante. La testimone e compagna di mille avventure, ahimé, non è più in linea con i regolamenti e le limitazioni del traffico, le toccherebbe dunque un amaro destino: essere sostituita. Ma quanto è ecologico buttare via un veicolo che con le opportune manutenzioni sarebbe in grado di percorrere ancora tantissimi chilometri, svenandoci per acquistare una nuova fiammante Euro 5, che però ci da esattamente lo stesso servizio? Ne abbiamo parlato con l’Ingenier Paolo Ballarini. Ecco cosa ci ha detto. Continua a leggere



Macché alghe: le auto del futuro andranno a …cacca!

Non è proprio una meraviglia parlare dell’argomento “toilette” su un blog verde, ma è inevitabile in questo caso. E’ infatti lei, o meglio ciò che ci finisce dentro, il protagonista di questa proposta tutta norvegese per il carburante alternativo. Quello insomma che ci salverà dall’infame, ma finora imprescindibile, “caro” petrolio. Cosa hanno pensato i cittadini dei paesi del nord? Le alghe vanno coltivate. Invece i rifiuti organici sono una merce prodotta quotidianamente e in gran quantità dagli esseri umani e non. Perché dunque non sfruttarli al meglio, rendendoli più produttivi? Continua a leggere



Le auto del futuro? Andranno ad alghe

Questa sembra essere la promessa. Le alghe potrebbero diventare il carburante per le nostre macchine. L’idea si basa sul funzionamento di questi micro-organismi che si nutrono di anidride carbonica, prodotta nell’atmosfera dalla combustione dei carburanti fossili. Inoltre non necessitano di ampi terreni per essere prodotti. E’ questo infatti il principale problema delle coltivazioni alternative come il biodisel da colza, mais, girasole, soia, jatropha ecc. E in un mondo in cui centinaia di persone muoiono di fame, coltivare e poi bruciare cibo o usare immensi terreni fertili per ottenere carburante è proprio anacronistico. Niente spazi a perdita d’occhio per crescere le alghe, invece. A loro per vivere basta luce e poco altro. Promette bene… o no? Continua a leggere