Più biocarburanti, più fame nel mondo. Un’infelice equazione portata alla luce dal rapporto “Chi paga il prezzo dei carburanti verdi” di Actionaid, in cui vengono delineati i problemi legati all’aumento del mercato dei biocarburanti, la cui produzione è basata sull’impiego di colture alimentari (soia ecc). Secondo le stime della Banca Mondiale, infatti, la produzione di biocarburanti sarebbe responsabile per il 75% dell’aumento dei prezzi che ha portato alla crisi alimentare. Secondo Actionaid occorre dunque che i Paesi impegnati nella produzione e nel consumo di biocarburanti adottino una moratoria su una loro ulteriore espansione. Occorre infatti che, prima di procedere oltre, le Nazioni Unite abbiano pienamente valutato l’impatto a livello globale di queste fonti energetiche, e che sia data piena garanzia del rispetto dei diritti umani delle comunità coinvolte e dell’ambiente nel quale esse vivono. Continua a leggere