Ma in soldoni quanto valgono per le nostre tasche alberi piante e fiori?

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Sì certo, l’ambiente è importante. Sì, certo, le piante sono belle. Ma quali sono i vantaggi concreti che ci portano? E quanto incidono sulle nostre tasche? E di quante persone, aziende, e business stiamo parlando quando nominiamo piante e fiori all’interno del sistema economico del nostro paese? Se è vero come è vero che New York ha fatto due conti e si è accorta che i suoi alberi a Central Park donano alla città ben 120 milioni di dollari all’anno a fronte dei 22 milioni che occorrono per la loro manutenzione, possiamo ben parlare di profitto a dir poco tangibile. E il mondo si sta accorgendo di quanto le piante siano vitali a livello economico per tutti i nostri paesi. E’ il tema di due convegni di questi giorni: in partenza oggi “Habitat III”, la conferenza dell’Onu a Quito in Ecuador, e in Italia, “Il Valore del Verde”, al via lunedì prossimo, 24 ottobre, a Milano. Continua a leggere



Green da salotto addio, il verde punta al motore Italia

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Spesso il verde è un tema da salotto, quello di cui si parla all’ora dell’aperitivo con uno champagnino in mano. Non può essere così. Bisogna cambiare paradigma”. E’ questa la netta dichiarazione con cui l’On. Borghi ha aperto il suo discorso al Convegno per la presentazione dei disegni di legge sul verde – uno dei quali a sua firma – tenutasi a Montecitorio mercoledì 6 luglio. Se intorno al Colosseo c’è degrado e un traffico ossessivo, ha spiegato Borghi, non diventa bello il traffico ma diventa brutto il Colosseo. Questo esempio dimostra quanto si stia allargando il focus delle nuove proposte di legge per il verde che, sollecitate dal settore del vivaismo, stanno in realtà “contagiando” in positivo tantissimi altri ambiti, includendo l’ambiente nel suo senso più vasto, a partire dalle città con i suoi alberi all’edilizia, ai condomini, al verde pubblico fino alla salute, all’energia, al riscaldamento globale, al paesaggio e al consumo di suolo. Continua a leggere



E’ ufficiale, oggi nasce il giardiniere professionista italiano

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E’ nato ieri il giardiniere professionista italiano: con l’approvazione del Senato, nel Belpaese finalmente la figura di chi si occupa e manutiene il verde per mestiere è stata riconosciuta giuridicamente a livello nazionale. Per fare l’avvocato ci vuole una laurea, per fare il medico pure, per fare l’insegnante anche. Ma per fare il giardiniere fino ad ora in Italia non ci voleva nulla: la scelta di prepararsi e fare corsi specialistici nelle scuole dedicate era affidata alla volontà del singolo. Da ieri non è più così: l’idoneità professionale del costruttore e manutentore del verde è stata approvata. Una nuova dignità sancita per un lavoro che in molti considerano da sempre un hobby. Cosa dunque sarà necessario da adesso in Italia per potersi definire giardinieri professionisti? Continua a leggere