Arriva il primo geranio OGM anti-allergico

Un geranio manipolato geneticamente per non produrre polline, quindi che non può dar vita a reazioni allergiche. Creato da un team di ricercatori dell’Instituto de Biologia Molecular y Celular de Plantas (Ibmcp) e dal Biomiva S.L in Spagna, il geranio anallergico si incanala nella nuova tendenza che di recente sta facendo sempre più proseliti tra paesaggisti e giardinieri. Sull’onda della diffusione delle reazioni allergiche al polline delle piante, giardini e viali vengono progettati evitando le specie che possono esserne responsabili. Continua a leggere



L’arma segreta contro le zanzare? Le sorelle “ogm”

Sembra la trama di un film di guerra americano. Tipo, creato in laboratorio un super soldato killer che spazzerà l’umanità intera. Ecco, l’unica differenza è che qui si parla di zanzare. In particolare di una super zanzara che farebbe piazza pulita di… una sua simile, quella portatrice di una terribile malattia, la malaria. Frutto di vent’anni di sperimentazione degli scienziati dell’Università della California, la zanzara “ogm” è stata modificata geneticamente grazie ad un gene che l’ha resa immune dalla malattia. Quindi è incapace di trasmetterla. Nel far questo però i ricercatori hanno scoperto di aver creato una zanzara di una specie dominante che avrebbe il sopravvento sulla zanzara comune. Continua a leggere



Piante ogm per produrre più biocarburanti

Secondo quanto riporta l’Agenzia Ansa, sono state ottenute piante superproduttrici di biocarburanti grazie a un gene del mais. Il risultato, descritto sulla rivista dell’Accademia delle Scienze Americane (Pnas), si deve a un gruppo coordinato da George Chuck dell’Università della California a Berkeley. I ricercatori hanno condotto un esperimento nel quale hanno trasferito il gene del mais Corngrass1 (Cg1) in una varietà di piante che include il panico verga (Panicum virgatum), comunemente usata per produrre biocarburanti. In questo modo le foglie delle piante che esprimono il gene Cg1 diventano strutturalmente e biochimicamente simili alle foglie delle piante giovani, rendendo più facile la scomposizione degli zuccheri semplici, come il glucosio, utilizzato per produrre biocarburanti. Continua a leggere



Coltivatori disobbedienti: “il mais ogm non contamina i campi vicini”

“E’ la dimostrazione che la coesistenza si può fare. Io ho seminato più tardi rispetto ai miei vicini e così la commistione non è avvenuta”. A parlare è l’agricoltore friulano, Giorgio Fidenato, che lo scorso 25 aprile ha seminato un terreno con mais ogm, commentando con l’Adnkronos la notizia che i campi vicini e confinanti coltivati a quello di Vivaro, (in provincia di Pordenone), non sarebbero stati contaminati, secondo quanto emerge dai primi risultati delle analisi condotte su alcuni campioni, su mandato della procura di Pordenone che ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. Continua a leggere



OGM: l’Europa dice sì. E l’Italia discute.

Mentre l’Europa autorizza gli Ogm e dà il via libera alla super patata “Amflora”e ad altre piante geneticamente modificate, lasciando però agli stati membri la decisione di coltivarli o meno, in Italia il dibattito infuria. Mentre il ministro della Salute Ferruccio Fazio dalla Conferenza ministeriale su Ambiente e Salute dichiara che “la cultura italiana è la stessa della logica degli agricoltori che va quindi in una direzione diversa da quella degli Ogm, orientata piuttosto a favorire le produzioni autoctone e naturali”, Amedeo Pietri dell’Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione dell’Università di Piacenza ed esperto di sicurezza del mais e micotossine ribatte: “Non capisco però perchè vengano usati mangimi Ogm per alimentare gli animali” e continua: “In quel caso il problema sollevato da Fazio decade”. Continua a leggere



A novembre arriva la rosa OGM (quasi) blu

Qualche tempo fa era arrivato l’annuncio trionfale: “Abbiamo creato la rosa blu!” Gli inventori della rosa che fino ad allora era il “santo graal” degli ibridatori di tutto il mondo sono, neanche a dirlo, giapponesi. La “Suntory” insieme alla “Florigene”, azienda australiana, è riuscita, con tecniche di ingegneria genetica, a creare una rosa OGM che ha (o dovrebbe avere) il colore più ricercato e raro nel mondo vegetale. La rosa, che entrerà di fatto ora in commercio, si chiamerà “SUNTORY blue rose APPLAUSE” ma… beh, c’è un problema: in effetti la rosa in questione sembra più viola che blu, quindi la ricerca non si esaurisce qui… Continua a leggere