Meli sotto ghiaccio: è questo lo spettacolo che si presenta in questi giorni nei campi del Trentino Alto Adige specializzati nella coltivazione delle famose mele. E proprio il freddo pungente in questo momento, con fiori aperti e tanti boccioli che si schiudono, in piena ripresa vegetativa, potrebbe danneggiare gli alberi da frutto. Per ovviare a questo problema, in Trentino si adotta una procedura molto particolare: si ghiacciano gli alberi. Continua a leggere
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La mela: come arriva dall’albero alla nostra tavola
La pubblicità ci porta a credere che, andando al supermercato, possiamo acquistare delle mele appena raccolte. Beh, non è proprio proprio così! Ecco cosa ci racconta la puntata di domenica scorsa della trasmissione Melaverde su Rete4. Grazie al servizio scopriamo che, dopo che il contadino le stacca dai rami dell’albero (maturano da agosto ad ottobre), le mele aspettano parecchio prima di finire sulle nostre tavole: fino a 11 MESI. Ebbene sì, ma come riesce a non rovinarsi per tutto questo tempo? Il trucco si chiama ossigeno… GUARDA IL VIDEO
In Trentino si apre il Festival del miele di montagna
Questo fine settimana a partire dal 27 agosto fino a domenica 29 agosto, un’immaginaria strada del miele attraversa in Trentino il parco delle Terme di Comano per un viaggio alla scoperta del mondo magico delle api, passando per le arnie, i segreti dell’allevamento, la gestione dell’alveare, l’abilita’ e la meticolosita’ della lavorazione. E’ il Festival del Miele di Montagna, alla sua terza edizione. In programma ci sono visite guidate in un’arnia gigante appositamente allestita (c’è anche una versione per bambini), laboratori del gusto con assaggi, racconti ‘dolci’ per i bimbi, con una caccia al tesoro a loro dedicata, che prevede prova quali quelle per indovinare i tipi di miele. Per domenica mattina e’ previsto un mercatino e per il pomeriggio muscia, degustazioni e spettacoli.
Tutti pazzi per il “foliage”: paparazzare la caduta delle foglie!
Americani, canadesi ma anche svizzeri e tedeschi sono grandi appassionati di questo fenomeno tipicamente autunnale chiamato “foliage”, in cui gli alberi, in particolare quelli che perdono le foglie tutte insieme prima dell’inverno (le cosidette “caduche” o “caducifoglie”) si colorano delle splendide sfumature del tramonto. A certe latitudini i colori autunnali sono più intensi a causa della diminuzione delle ore diurne unita ad una più intensa escursione termica. Il fascino dei fogliami prende a tal punto in quei luoghi, che c’è gente che viaggia e si sposta solo per catturare con l’obiettivo queste immagini fugaci: sono i “foliage spotters”. Continua a leggere