Sardegna, nuovi alberi per proteggerla dalle alluvioni

Sarà questa l’arma segreta dell’isola contro il dissesto idro-geologico messo in piena e spaventosa evidenza dalla recente alluvione che ha invaso con acqua, fango e detriti, case, capannoni, campi, portando via con se’ gli averi di intere famiglie e aziende. A proteggere la Sardegna nel futuro saranno un milione di piante per rinverdire le terre devastate da alluvioni e incendi. A Pistis, sulla costa di Arbus, nella Sardegna sud occidentale, ha preso vita l’iniziativa di rinascita del territorio deturpato, in questo caso, dal fuoco. Adulti e bambini, associazioni e amministratori – sindaco di Arbus in testa, Franco Atzori – parrocchie e aziende si sono incontrate per mettere mano alle zappe in una semina collettiva. Protagonisti ginepri, lecci, elicriso e altre specie tipiche del territorio, che sono state messi a dimora insieme a migliaia di palline di argilla piene di semi, interrate nelle campagne fronte mare.

Un’operazione di rinnovamento ambientale per preservare la memoria botanica della costa di Arbus colpita lo scorso anno da un incendio disastroso che ha distrutto ricchi pascoli a picco sul mare e inflitto una grossa ferita al paesaggio.

La Forestale ha dato il suo contributo mettendo a disposizione giovani piante di leccio e altre specie. Dopo questo primo passo nel Medio Campidano l’iniziativa prosegue fino a marzo e si sposta man mano in altre zone dell’isola, ma anche in altre regioni italiane, dove l’acqua e il fuoco hanno provocato distruzione e morte. L’idea si deve ad Anna e Gianni Anedda, ideatori del progetto la “Grande Sfida” e responsabili per la Sardegna dell’associazione nazionale “L’Uomo che pianta gli alberi”. Un progetto voluto e sostenuto dal Comune di Arbus. Tra i testimonial ci sono il musicista Paolo Fresu, che di recente ha organizzato il concerto “Sardegna Chi – ama Bologna”, serata di solidarietà a favore di due comuni della provincia di Nuoro colpiti dall’alluvione del 18 novembre scorso, e Daniela Ducato, fresca gold winner vincitrice a Stoccolma del prestigioso premio Euwiin International Award 2013 come migliore innovatrice europea nel settore ecofriendly.

“E’ un progetto a costo di denaro zero e che si svolgerà per tutto l’inverno e inizio primavera in Sardegna ed anche in altre zone del territorio italiano colpite da incendi e alluvioni – spiegano Anna e Gianni Anedda – Per non dimenticare i fatti gravissimi che sono accaduti, la parola d’ordine della nostra associazione è: agire e non delegare per ottenere un cambiamento”. E’ stata Daniela Ducato a proporre la semina collettiva nella costa di Arbus. “Questo luogo tra Sant’Antonio di Santadi e Pistis con le sue pecore nere, il mare selvaggio, l’odore di ginepro, ci ha suggerito la nascita di molte idee innovative. Ora – promette – sta a noi aiutare la rinascita di questa terra marina e dei suoi alberi”.