Piantare l’abete di Natale in giardino? Anche …no!

Verso l’Albero di Natale, è innegabile, abbiamo spesso un corposo senso di colpa. Perché siamo perfettamente consapevoli che non si tratta di una pianta a vita breve. Mentre la morte di ignote piantine nei vasetti, acquistate d’impulso al garden o al supermercato, non ci smuove più di tanto (pollici verdi esclusi), per l’Abete natalizio è tutt’altra faccenda.  La risposta giusta però non è piantare quell’albero in giardino, soprattutto se vivete in una città di pianura…

Verdissimo e profumato, all’abete vivo addobbato per Natale è molto difficile rinunciare. Fa parte ormai della nostra tradizione: senza di lui, anche l’angolo dei regali diventa spoglio… E allora, ecco la soluzione che sembra risolvere tutto: dopo le feste, perché non piantare l’abete in terra in giardino? Purtroppo, se vivete in città o il vostro giardino si gira in 5 minuti, la scelta non è auspicabile.

Perché? In sintesi, ecco 6 spunti di riflessione:
– 1. Gli abeti sono alberi di grandi dimensioni: 20 metri di altezza buoni!
– 2. L’ombra di un abete cresce insieme a lui: sarà molto difficile coltivare fiori e aiuole in quello spazio buio;
– 3. Gli abeti non si possono potare: come tutte le conifere, gli abeti soffrono moltissimo il taglio dei rami. Se poi cercate di “abbassarlo”, tagliando la cima (la cosiddetta “freccia”), l’albero smette di crescere, ma soprattutto diventa instabile e insicuro, facile preda di carichi di neve o di forti venti;
– 4. L’abete ha una forma a piramide: quindi la parte bassa dell’albero è la più ingombrante. Se avete un giardino piccolo, si prenderà tutto lo spazio solo per lui!
– 5. L’abete è un albero sempreverde: la bellezza di una chioma verde tutto l’anno però è compensata dallo svantaggio di non farsi attraversare dai raggi del sole, che in inverno possono riscaldare la casa;
– 6. L’abete è pianta di montagna: soffre molto le estati calde, aride e afose della pianura. Statisticamente, un abete in città vive molto meno di un abete cresciuto in montagna. E se l’albero non sta bene, diventerà presto poco decorativo.

COME SALVARE L’ABETE NATALIZIO
Insomma, se lo vogliamo davvero, possiamo scegliere di “salvare” il nostro Albero di Natale sì, ma senza piantarlo in giardino. Invece cercando, prima di tutto, di fargli superare indenne le Feste nelle nostre case, periodo in cui sarà costretto ad affrontare termosifoni bollenti e carenza cronica di umidità, luce e aria.

Poi, abbiamo di fronte a noi 2 scelte ponderate:
1) Se disponiamo di spazio, possiamo provare a tenerlo ancora per qualche anno in giardino o in terrazzo in un vaso molto capace (a partire dai 50 cm di diametro e profondità in su), senza amputarlo, prendendoci cura di lui per garantirci 4 o 5 anni di splendido Natale assicurato.

2) Oppure, possiamo riportarlo subito dopo la Befana in vivaio, intero, vivo e vegeto.

In qualsiasi caso, l’ideale sarà comunque, prima o poi, consegnarlo a chi lo utilizzerà per riforestare aree montane disagevoli, dove gli abeti nostrani possono diventare grandi e forti rinverdendo il paesaggio, e la difficile economia di quelle zone.