I tropici avanzano, in Europa la primavera è già arrivata

Non proprio un anticipo di primavera, ma poco ci manca. In Nord Europa il cambiamento climatico si fa sentire, oltre che nella tropicalizzazione dei fenomeni meteorologici, anche nelle fioritura anticipata di alcune piante. Nel Galles, in Gran Bretagna, sono fiorite le giunchiglie, in Inghilterra sono comparsi i lamponi ed una particolare varietà di acero ha già germogliato.

In Rete fioccano blog con le segnalazioni: Adam di Stoccolma riferisce che, a differenza dello scorso anno, quest’inverno nella capitale svedese si può passeggiare senza guanti e cappello. Un blogger da Helsinki ha segnalato la presenza delle coccinelle mentre dall’Estonia e dalla Lituania la segnalazione riguarda le api, attivissime nella raccolta di polline tra i ranuncoli gialli, fioriti a Tallin.

In Slovenia le temperature più alte di 10 gradi rispetto alla media stagionale hanno favorito la fioritura delle rose mentre nel sud della Francia sono in fiore le “unghie di gatto”, una pianta originaria della foresta pluviale peruviana, ed i giacinti. In Costa Brava, in Spagna, fioriscono i nasturzi e i castagni.

E in Italia? Da noi i fenomeni non sono così evidenti: la media delle temperature, sebbene più alta rispetto agli anni passati, si colloca comunque in una situazione microclimatica temperata dove le fioriture fuori stagione non sono un evento straordinario. Certo, a qualcuno sarà capitato di osservare estemporanee fioriture sul proprio balcone ma non è certo quel fiore che fa primavera. Luciano Mauro, conservatore del Giardino della Minerva, l’orto botanico di Salerno la cui fondazione risale all’anno mille, spiega che negli ultimi dieci anni, da quando cioè l’orto è stato ristrutturato, si è potuta osservare una lieve tropicalizzazione del clima, un fenomeno comunque stemperato nel clima tendenzialmente mite dell’area salernitana.

Secondo Rolando Manfredini, agronomo e climatologo della Coldiretti, l’autunno straordinariamente mite e l’inverno con temperature superiori alla media, costituiscono i presupposti per una fioritura precoce delle colture, un anticipo che potrebbe essere anche di 20-25 giorni e che quindi le esporrebbe a possibili gelate, frequenti nel mese di marzo. “Se le correnti a getto provenienti dal Polo Nord, così come è già successo in passato, arrivassero anche quest’anno alle nostre latitudini, provocherebbero dei repentini abbassamenti della temperatura, anche al di sotto dello zero termico, sorprendendo le piante in fioritura precoce nel momento più delicato della loro vita”.