Dall’idea di due agronomi friulani, Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, prende il via la prima scuola di coltivazione di vigneti d’Italia: un corso per viticoltori e non solo. I due agronomi friulani hanno recuperato un vecchio metodo e dopo 20 anni di sperimentazione l’hanno applicato alle esigenze della moderna vitivinicoltura, nei sistemi di allevamento più intensivi. La particolare potatura che adottano preserva lo stato di salute della vite, allungandone il ciclo di vita e la produttività, fino ad almeno 50 anni.
Quest’anno il corso è terminato ma sono state tantissime le adesioni e le richieste di informazione arrivate da tutt’Italia, tant’e’ che dal prossimo autunno si replichera’ in Toscana e in Piemonte, e si apriranno nuove Scuole in Trentino, Franciacorta, Friuli, Veneto, Campania e Sicilia.
Il metodo di Simonit e Sirch consiste nel potare sempre sul legno giovane, con un approccio lento e mirato. Numerosi i vantaggi. Prevenire le malattie del legno, che come una pandemia stanno compromettendo i vigneti. Recuperare una filosofia di gestione del vigneto, in parte abbandonata, che dava valore alle viti vecchie accrescendo la qualita’ delle rese. Ridurre i costi di gestione perché, applicando alla vite i criteri della medicina preventiva, le consentono di crescere e invecchiare bene.
Il corso di Simonit e Sirch si articola in due fasi: 20 ore in inverno, che iniziano con la parte teorica, per proseguire con la parte pratica in vigna per gli interventi sul legno in fase di potatura. Altre 8 ore in primavera, per la gestione del verde. Ci sono poi 4 giornate di attivita’ sul campo, due e mezza nel periodo invernale e una e mezza nel periodo estivo. Il costo di partecipazione e’ di 250 euro, 125 dei quali sono devoluti per borse di studio territoriali.