Fiori come quadri: ecco le rose dei pittori

Siamo a maggio e non possiamo che parlar di rose! E proprio di loro voglio raccontarvi, in particolare di un gruppo di rose francesi veramente straordinarie: LE ROSE DEI PITTORI (Roses des Peintres). Il nome le descrive perfettamente poiché i fiori di queste varietà di rosa sono qualcosa di speciale: ognuno è unico e irripetibile. Le rose dei pittori sembrano infatti tavolozze su cui un abile artista ha posato il suo pennello: con varie tonalità ha dipinto i morbidi petali, dando vita ad un vero e proprio quadro. Questa è sicuramente l’impressione che si ha ammirando rose come ‘Camille Pisarro’, ‘Edgar Degas’, ‘Claude Monet’, ‘Alfred Sisley’‘Paul Gauguin’, ‘La Rose des Cisterciens’ (particolarissima, con i bordi sfrangiati), ‘Maurice Utrillo’, ‘Paul Cézanne’, ‘Grimaldi’, ‘Henri Matisse’. Continua a leggere



L’Orto dolce di Michelle: partecipa anche tu!

L’iniziativa è di quelle davvero simpatiche: creare una torta con un ortaggio. E’ questa la sfida del blog L’Orto di Michelle, che mette l’annuncio in Rete di Orto Dolce, diretto ai pollici verdi ma soprattutto ai palati estrosi. Destinatari coloro che abbiano voglia di cimentarsi nella preparazione di una torta dolce che preveda, tra gli ingredienti, una verdura o un’erba: dal rabarbaro alla zucca, qualsiasi ortaggio “vale”. COME PARTECIPARE AD ORTO DOLCEPubblicate, entro mezzogiorno di mercoledì 3 Maggio, sul vostro blog o sito o flickr o altra pagina pubblica, una ricetta di un dolce che abbia come ingrediente principale un ortaggio, esponendo se volete il banner dell’iniziativa,  e scrivendo poi… Continua a leggere


Rose e pomodori: quando la posizione è tutto

 

Cosa hanno in comune rose e pomodori? Sembrerà curiosa questa mia associazione, ma osservando la la Regina dei fiori e il Re degli ortaggi, la coppia mi sembra ben assortita 😉 Non tanto per l’aspetto decorativo (seppure una pianta di pomodoro carica di frutti, diciamocelo, è una festa per gli occhi), quanto per la comune necessità derivata dalla stessa debolezza. Rose e pomodori hanno assoluto bisogno, per dare splendide corolle una, e dolci frutti l’altro, della posizione giusta: sole in abbondanza e… aria. Spazio intorno a loro. Sembra una cosa di poca importanza, ma nel caso di questa coppia speciale, azzeccare il luogo destinato alla loro coltivazione cambia tutto: in primis il tempo da dedicare loro per contrastare le malattie e, non meno importante, le sostanze chimiche che siamo costretti ad usare per “guarirli”. Continua a leggere



I rifiuti? Renderanno fertile il deserto

Questa sembra essere la direzione nel futuro: concimare il deserto,  della Palestina in questo caso, riciclando i rifiuti organici di una discarica. E’ il progetto del sindaco di Hebron, Khaled Osaily, esposto durante una visita ad Euroflora in questi giorni. Il primo cittadino di Hebron ha spiegato che entro il prossimo aprile saranno ultimati in Cisgiordania i lavori di costruzione della nuova discarica, con due stazioni di compostaggio per servire il centro-sud della Palestina, a cui saranno aggiunti termovalorizzatori per trasformare i rifiuti organici in concimi del deserto. 25 milioni di dollari sono stati investiti da Banca Mondiale, Unione Europea,… Continua a leggere


Piante di cera …da salvare

Hoya crassifolia di cera

Pensare al Museo delle Cere fa venire in mente personaggi della storia e dello spettacolo. Invece esiste un museo delle cere molto speciale dove le protagoniste sono …vegetali: la Collezione Lorenese. Raggruppa riproduzioni in cera a grandezza naturale di quasi 200 specie di piante in vaso e frutti a grandezza naturale, oltre a 37 tavole di legno illustranti l’anatomia e la fisiologia vegetali. Le cere, riprodotte nei più piccoli dettagli e realizzate tra il XVIII e XIX secolo, sono uniche al mondo e hanno un grande valore artistico e storico. La Collezione Lorenese necessita ora però di un sostegno economico… Continua a leggere



William e Kate: sposi ad alto impatto ambientale

Celebrato il matrimonio reale inglese, terminato l’evento mediatico seguito da mezzo mondo, finiti i commenti sull’abito della sposa, gli invitati e ogni altro più piccolo dettaglio, conclusa la festa, cosa rimane da fare? Ma le pulizie, ovvio!

Un team formato da 130 persone con macchinari adeguati in poco più di un’ora ha raccolto per le strade di Londra  la bellezza di 140 tonnellate di spazzatura di ogni genere lasciata dalla folla di spettatori. Ma non è finita qui. C’è stato anche chi si è preso la briga di valutare l’impatto ambientale causato dal Royal WeddingContinua a leggere