Le coccinelle sono tra gli insetti più amati dagli agricoltori, perchè, nonostante il loro aspetto simpatico, sono delle spietate cacciatrici di afidi, i classici “pidocchi”, comuni parassiti delle piante. Ora una nuova ricerca dell’Università di Colorado di Boulder, Stati Uniti, rivela come questi insetti, per aumentare le proprie possibilità di successo nel cacciare le loro prede, siano in grado di pensare come loro. “Abbiamo scoperto che la coccinella a sette punti (Coccinella septempunctata) va alla ricerca delle piante più appetibili, dove si trova una maggior concentrazione di afidi, le sue prede naturali”, ha dichiarato Amanda Williams, a capo dello studio pubblicato sulla rivista Animal Behaviour.
I ricercatori hanno trattato delle piante di fagiolo con una sostanza chimica non tossica per irrobustirne la superficie, rendendola troppo dura per gli afidi. “I parassiti si sono spostati sulle piante non trattate, e così hanno fatto le coccinelle, anche nel caso in cui sulla pianta non ci fossero ancora afidi da mangiare”, ha spiegato Williams. Hanno quindi “previsto” quale scelta avrebbero effettuato le loro potenziali vittime! Altro che Criminal Minds… 😀
Lo scienziato conferma:”Le coccinelle quindi prediligono le piante – ha concluso – che gli afidi troverebbero migliori.” Quindi le nostre simpatiche amiche sono fantastiche “profiler”… Come ci riescono? Il mistero è ancora fitto: secondo Williams è ancora poco chiaro come le coccinelle riescano a determinare la “bontà” di una pianta…