E’ nata a Valverde di Cesenatico la prima ecospiaggia italiana. Addio ombrelloni, saranno gli alberi (alberi molto speciali) a fare ombra ai bagnanti, mentre tutti gli arredi scelti, dalle passerelle, ai tessuti in canapa, alle docce in pali di castagno, sono ecocompatibili o fatti con materiali di riciclo. Finanziata in parte con fondi europei, la prima ecospiaggia è frutto dell’inventiva tipica dei cittadini romagnoli, con la “spinta” (per una volta, e non ditemi che è poco!) di un assessore e l’iniziativa e la voglia di fare di una cooperativa di bagnini. Insomma, quasi una congiuntura astrale 😉 e il risultato, a leggere la notizia, sembra proprio niente male!
Ha aperto il mese scorso, a maggio 2012, l’ecospiaggia romagnola: il nome? “Spiaggia delle Tamerici”. Le tamerici (Tamarix) sono alberi che prosperano in zone sabbiose e salmastre: sono dunque perfette per giardini o terrazzi costieri. Una spiaggia dunque, tra sole e mare, è un ambiente in cui questa specie si trova perfettamente a suo agio. Si tratta peraltro di tenaci piccoli alberi che fioriscono in modo molto decorativo, ricoprendosi con un manto di piccolissimi fiorellini bianchi, rosa o fucsia. Sull’ecospiaggia ne sono state piantate trentacinque, ma non avranno la loro forma naturale. Piantate in vasi completamente interrati nella sabbia, gli alberelli di tamerice (precoltivati allo scopo) cresceranno all’interno di una struttura d’acciaio che darà alla loro chioma una forma ad ombrellone che le renderà adatte a creare molta ombra, a vantaggio dei turisti che frequenteranno l’arenile. Manutenzione minima: acqua ogni due settimane e “messa in piega” ogni venti giorni. Quando i rami avranno assunto la forma desiderata, la struttura verrà rimossa e la chioma dell’albero continuerà a crescere, allargandosi sempre più.
L’idea delle tamerici ad ombrello è di Angelo Grassi, un designer di Gambettola che ha proposto questo tipo di allestimento durante una fiera a Rimini. E qui è accaduta la magia… L’assessore alle Politiche Turistiche e Culturali della Provincia di Forlì-Cesena, Iglis Bellavista, ha notato la cosa, ha pensato di sfruttarla per i suoi concittadini utilizzando anche fondi europei messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna e ha contattato la Cooperativa esercenti stabilimenti balneari di Cesenatico che ha detto sì: ed è nato il progetto dell’ecospiaggia. Che tra l’altro prevede interventi per venire incontro alle esigenze delle persone disabili ed anziane (altro miracolo!). Ecologico anche il sistema di riscaldamento dell’acqua delle docce: i tubi sono interrati a 15 centimetri di profondità, in modo da riscaldarsi naturalmente con il calore del sole sulla superficie del terreno. La chicca finale? L’ecospiaggia delle tamerici è libera e gratuita. Quasi troppo bello per essere vero: se ci fate un salto quest’estate, raccontateci tutto!