La più bella di tutte? La Kneipp: acqua a 18 gradi da un lato, a 38 d’altra… Più o meno come il labirinto giapponese, ma lì devi anche camminare sui sassi… Oppure il bagno nell’antro, una pozza buia di cui non si vede il fondo, paurosa e intrigante allo stesso tempo. Queste, tra le altre, le esperienze che offre il parco termale del Negombo, un complesso di piscine che si affaccia sul mare verde dell’incantevole, soprendente, isola di Ischia. Bagni nelle vasche si sposano quindi a tuffi tra le onde in una larga spiaggia sabbiosa costeggiata da scogli tra l’acqua cristallina. Questo tipo di parchi è poco noto nel resto d’Italia ed è un vero peccato: solo recandomi ad Ischia (per visitare gli stupendi giardini La Mortella), ne ho scoperto per la prima volta l’esistenza.
Il parco termale del Negombo mi è piaciuto particolarmente per l’ambientazione: si colloca in un’insenatura panoramica (la baia di San Montano in località Lacco Ameno) e l’intero complesso è stato creato sfruttando e rispettando la naturale conformazione del paesaggio di quella zona dell’isola. Le vasche sono state ambientate con cura armonizzandole tra la vegetazione, in un percorso sparso lungo una parete di roccia all’interno del quale scorre acqua riscaldata dalle profondità della terra, con terrazzamenti, spiazzi ed anfratti colonizzati e gentilmente ombreggiati da alberi, arbusti e cespugli mediterranei e palme. Nessun impiego di combustibili fossili per riscaldare l’acqua, ma puro calore geotermico, pulito al cento per cento.
La preziosa acqua termale, superbamente canalizzata in vasche e fontane a ricircolo che non hanno nulla di fastidiosamente artificioso, diventa, oltre a fonte di benessere, anche immagine di delicata bellezza e spazio di divertimento direttamente a contatto con la natura.
Vicino ai lettini quindi capita di scoprire sulle pareti rocciose, spesso rivestite da coriacei fittissimi intrecci di Ficus repens strisciante, grandi piante di cappero ricche dei profumati boccioli, oppure ci si può lasciare incantare dai curiosi pon-pon lilla e bianchi della Melaleuca, mirtacea dalle piccole foglie appuntite, o dai morbidi cespugli di Senecio cineraria color argento, mentre lentischi e ulivi proteggono i bagnanti dal sole. Grossi vasi di coccio ospitano ricercate varietà di Hosta dalle mille variegature, a testimoniare un’attenzione insolita all’elemento vegetale, mentre alte palme decorano i vialetti tra le piscine assolate insieme a fioritissime strelizie (nicolai) dagli esotici fiori a becco d’uccello. Lantane e ginestre fioriscono a profusione e sinuosi gelsomini allungano i loro tralci profumati tra la rigogliosa vegetazione.
Il percorso a scalini lungo la parete rocciosa nell’itinerario fra vasche piccole e medie offre di sicuro una bella passeggiata che però può essere interrotta in ogni momento grazie a spiazzi dedicati a comode sdraio, docce e lettini. A dividere la parete dal mare, il curioso “stargate” di Arnaldo Pomodoro, denominato Arc-en-ciel, ricoperto di piastre ceramiche, decorate da simboli arcani, verniciate di un lucido verde petrolio e poco più in là un gigante verde, un poderoso Ficus magnolioides, lo assiste.
All’interno del parco termale, bar, ristorante, negozietti e persino un piccolo vivaio, per non farsi mancare un pensiero fiorito prima di uscire. Unico neo di questo paradiso di verde e freschezza? Il prezzo d’ingresso, un po’ salato in verità, ma di sicuro la visita non vi deluderà. Il sogno? Avere un posto così in tutte le grandi città, in cui godersi il meglio dell’opera dell’uomo quando rende fruibili, rispettandoli, i doni della natura.
Il Parco idrotermale del Negombo ha un sito: www.negombo.it