Villa Invernizzi, follow-up: oggi presidio ambientalista di fronte ai sindaci

La spinosa questione che Fiori&Foglie ha evidenziato nel pezzo Villa Invernizzi e BreBeMi: un patrimonio rubato in un silenzio assordante continua a far parlare di sè: oggi c’è stato un presidio ambientalista per chiedere conto ai sindaci dell’opera. Riporto qui volentieri il loro comunicato:

Si è svolto stamattina, venerdì 15 giugno, un presidio delle associazioni ambientaliste (Ass. Parco Sud, Italia Nostra, Legambiente, Gaia Animali & Ambiente, Wwf, Lac) davanti alla Provincia di Milano, in concomitanza con l’assemblea dei Sindaci, per difendere il territorio di Vignate, contro la Tem e lo scempio avvenuto alla Tenuta Invernizzi di Trenzanesio – Rodano.

Davanti alla Provincia abbiamo chiesto conto ai Sindaci e all’Ente Parco delle troppe aggressioni al territorio. Prima di tutto lo stralcio dal Parco di 100mila metri quadri di aree agricole di Vignate, per ampliare le attività di un polo logistico che – non è un caso – sta a pochi chilometri dalla BreBeMi e dalla Tangenziale Esterna. “Tutti a parole vogliono fermare il consumo di suolo, vogliono difendere l’agricoltura”, dichiara Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente. “Poi, appena ti distrai, la ricoprono d’asfalto per far posto a strade e capannoni. Il voto favorevole o l’astensione è ingiustificabile, tanto più che non prevista alcuna compensazione territoriale”.

In questi giorni c’è stato lo scandaloso abbattimento dei filari secolari di pioppi cipressini che costeggiano la Tenuta Invernizzi di Trenzanesio-Rodano, uno dei luoghi più incantevoli della campagna del Milanese lungo la Rivoltana. Motivo? L’allargamento dei calibri della Cassanese e della Rivoltana “impongono” questi sbancamenti che cancellano secoli di storia e di paesaggio. A quanto pare, tutti hanno già dato – incredibilmente – il loro benestare, a partire dalla Fondazione Invernizzi. Passando dalla Rivoltana, si può vedere lo scempio del parco di Villa Invernizzi: una cosa che fa venire il voltastomaco.

Ancora a proposito di strade. L’11 giugno c’è stato un convegno/inaugurazione (non si sa bene cosa) della Tangenziale Esterna Milanese (TEM), non bastava una tangenziale! Ne fanno un’altra che soffoca con un lungo cappio d’asfalto un altro lembo di campagna, da Melegnano ad Agrate Brianza. Sarà lunga 32 chilometri e attraverserà tre province: Lodi, Milano e Monza. L’hanno approvata e pare non ci sia più nulla da fare, ormai è troppo tardi, ci dicono. Ma non è mai troppo tardi, se noi non ci stiamo.

Per questo oggi le associazioni ambientaliste si sono trovate davanti alla sede della Provincia di Milano in via Vivaio, dove si sono riuniti i sindaci dei 61 Comuni del Parco Sud. Gli ambientalisti si sono presentati con una fascia nera al braccio in segno di “lutto” nei confronti degli alberi di Villa Invernizzi e con un fiore che depositato in loro ricordo. Vogliamo far arrivare nelle stanze dei bottoni la nostra voce. Noi non vogliamo altre strade, altro traffico, altra falsa crescita. Noi vogliamo verde, aria pulita e agricoltura.

“In Germania si sarebbe sacrificata la strada per salvare un bene prezioso e “illuminato” come il filare di Villa Invernizzi”, conclude Meyer. “Qui si fa il contrario. E lo chiamano progresso”.