Sicuramente i colpevoli sono i cinesi, direbbe Donald Trump che, con un tweet durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali americane, ha ipotizzato la presenza della lunga mano del Celeste Impero dietro al cambiamento climatico mondiale. Sta di fatto che in California il Servizio forestale ha tirato la riga sotto al bilancio degli alberi morti a causa della lunghissima siccità che si abbatte senza pietà sulla regione da alcuni anni tramite un censimento aereo delle zone devastate. Il risultato è impressionante: negli ultimi 5 anni, oltre 102 milioni di alberi non sono sopravvissuti alla mancanza d’acqua, in parte uccisi direttamente dalla disidratazione e in parte così indeboliti da diventare facili vittime di parassiti e malattie oppure di incendi devastanti, che hanno messo a rischio abitazioni e località.
Una notizia grave, quella dell’ecatombe verde californiana, giunta proprio nella settimana che si è aperta ieri, 21 novembre, con la Giornata Nazionale dedicata all’Albero, mentre l’Onu ha dedicato il 2016 alle Foreste di tutto il mondo. Foreste che, non scordiamolo, trattengono circa 300 miliardi di tonnellate di carbonio, ovvero 40 volte le emissioni di gas serra che emettiamo all’anno. Composte da alberi che ripuliscono aria e preziosa acqua, filtrata e purificata dalle piante. Foreste che distruggiamo, secondo i conti dell’Onu, al ritmo di 13 milioni di ettari ogni anno. Dati che non possiamo più permetterci di trascurare, in primis per il nostro stesso benessere.
Milano fa qualcosa nel suo piccolo: oltre alla creazione di un Central Park di casa nostra in zona Farini riqualificando le vecchie stazioni ferroviarie e la creazione a Porta Nuova del grande parco “La Biblioteca degli Alberi” di 90mila mq, l’amministrazione si è impegnata a mettere a dimora 9mila e 200 nuovi alberi in città, in parte per compensare gli oltre 600 abbattimenti per le recenti opere metropolitane. Alberi che ci si augura possano godere di impianti di irrigazione per i primi 3 anni – resi necessari proprio dalla siccità che ha fatto strage in California, così come indicano vivaisti e progettisti di lungo corso – e di una manutenzione accurata, come dichiarato ieri dal Ministro dell’Ambiente G.Luca Galletti, secondo cui “La cura del verde pubblico, in particolare del nostro patrimonio arboreo e arbustivo, rappresenta per la manutenzione dei centri urbani un aspetto prioritario”. 9mila e 200 alberi nuovi a Milano, quindi? C’è da tenerli d’occhio.