Allerta smog? “Mancano alberi e verde in città”

smog_piante505PM10 oltre il limite consentito in molte città del Nord. Lo dice l’Arpa che sta rilevando con le sue centraline l’inquinamento dell’aria in questi giorni. Le concentrazioni hanno toccato valori allarmanti in Piemonte, Lombardia e Veneto, oltre che in Emilia Romagna. In particolare, sono stati raggiunti i 90 µg/m³ a Como, 85 µg/m³ a Lecco, 79 µg/m³ a Monza, 69 µg/m³ a Torino, 63 µg/m³ a Vicenza. I rimedi? Le domeniche a piedi, che però incidono fortemente sui consumi natalizi e non rappresentano una risposta valida a lungo termine. Per Coldiretti la soluzione in realtà c’è, ma non viene applicata: lo smog si combatte con le piante: servono molti più alberi e spazi verdi nelle nostre città. Continua a leggere



Natale tricolore: festeggiamolo con 7 piante Made in Italy!

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Le piante sono cultura. Portano con loro la storia e le tradizioni della loro terra di origine. E il Natale con il suo Albero ci ricorda in modo tangibile il nostro profondo legame con la terra e la natura. Allora perché non riscoprire le piante “natalizie” tipiche del nostro territorio? Se infatti ci pensate la stella di Natale è messicana, le orchidee arrivano dall’Oriente e dall’America centrale, il cactus di Natale, dai bei fiori rosa o rossi, è di origine brasiliana. Abbiamo dunque chiesto ai Garden Viridea 7 piante del Natale italiano, simbolo di forza, rinnovamento e speranza: ecco i loro nomi e i loro significati… Continua a leggere



Brilla a San Pietro l’Albero di Natale del Papa

albero_papa2016Da sabato scorso, 13 dicembre, brilla a San Pietro l’Albero di Natale del Papa, un abete rosso che svetta con i suoi 25 metri di altezza e i suoi 85 anni di vita di fronte al Vaticano, illuminato da  18mila lampadine a led che consumano soli 1,7 KW e con una grande stella cometa sulla punta. L’abete proviene dai boschi certificati Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification Scheme) dalla Val Campelle nel comune di Scurelle, nella provincia autonoma di Trento, ai piedi della catena montuosa del Lagorai. Continua a leggere



La vespa killer delle api è arrivata in Lombardia

vespa_velutina505Di lei, della killer di api professionista sotto forma di insetto – nome proprio Vespa velutina, avevamo parlato qui su Fiori&Foglie nel 2013 quando per la prima volta si era registrato il suo arrivo in Italia, precisamente a Loano. Purtroppo è di questi giorni la notizia che la stragista di insetti utili che arriva dall’Oriente ha fatto la sua comparsa anche nel nord Italia, tra Emilia, Veneto e Lombardia. E gli effetti della presenza più massiccia  di questa spiacevole straniera nel Belpaese purtroppo si evidenziano con un forte allarme rispetto alla produzione di miele nostrano. Le api europee infatti non conoscono questo predatore e non sanno quindi ancora come difendersi dai suoi attacchi devastanti. Continua a leggere



Brindisi, i negozi regalano le piante di Natale al Comune

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Le belle piante che i negozianti comprano in questo periodo per addobbare lo spazio di fronte ai negozi e lungo le vie della città in armonia con l’atmosfera natalizia non saranno semplici decori. Alla fine delle feste, il 7 gennaio dell’anno nuovo, invece di essere buttate via come succede di solito, le piante usate per il Natale dai negozi entreranno a far parte del verde pubblico. Saranno infatti donate al Comune. Succede a Brindisi, dove il verde si fa economia circolare e le piante diventano risorsa, invece che decorazioni a perdere. Continua a leggere



Se il Senato non discute la Legge di Bilancio, taglia fuori l’economia verde

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Renzi se ne vuole andare, e in tutta fretta. Il problema è che il Referendum, che così fortemente personalizzato ha sancito la dura caduta del governo, è stato fatto quando ancora non era terminata la discussione e l’approvazione della Legge di Bilancio 2017. Anche e soprattutto a causa di un ritardo di quasi 10 giorni accumulato durante i lavori alla Camera, una corposa parte degli emendamenti – compresi quelli dell’articolo 2 degli ecobonus che hanno già la necessaria copertura finanziaria – non è stata discussa per ragioni di tempo, rimandando la palla al Senato. Ora però, dopo il “No” decretato il 5 dicembre, Renzi vorrebbe ridurre al minimo la sua permanenza come “premier congelato” richiestagli dal Colle. Continua a leggere