Le palme in Duomo si prendono la loro rivincita

Sono belle. Anzi. Sono proprio un trionfo. Dopo tanti insulti, grida allo scandalo, strumentalizzazioni politiche, invocazioni di supposte invasioni dello straniero, le tanto vituperate palme della grande aiuola posta proprio di fronte al Duomo di Milano si sono prese la loro rivincita diventando splendide, distinguendo lo spazio ed intonandosi perfettamente – forse per la prima volta – con il solenne slancio dell’algida bianca Cattedrale.

E non solo le palme si stanno prendendo la loro rivincita, ma anche i banani e persino le erbe ornamentali: insomma, tutti i componenti vegetali di quel cocktail decisamente originale creato dal paesaggista Marco Bay per il centralissimo spazio verde sponsorizzato dal brand Starbucks. E che tanti mal di pancia aveva creato al momento della sua istallazione (era stata persino bruciata una palma), che durerà 3 anni: critiche di fronte al quale saggiamente il Comune di Milano non ha ceduto.

L’impianto di irrigazione accurato, l’acqua nebulizzata delicatamente spruzzata a brevi intervalli di tempo dall’alto delle palme sui banani durante il caldo afoso dell’estate e il tepore di cui gode il centro città anche in autunno hanno fatto sì che l’aiuola crescesse rigogliosa, con piante che si dimostrano ora al loro meglio, felici e bellissime.

I banani esibiscono grandi foglie verde smeraldo, le graminacee riempiono gli spazi con leggerezza e piume color champagne a cui si alternano i panicoli ramati delle ortensie, mentre tra loro occhieggiano radi fiori di ibisco rosso fuoco.

Ai piedi delle grandi piante, si affastellano le foglie perfette delle bergenie, protette dall’opera distruttiva delle lumache da quel ghiaiano grigio appuntito, che si sposa così bene con il grigio antracite della piazza.

Molte palme in Duomo hanno poi talmente gradito la loro collocazione che si mostrano ora cariche di frutti.

Difficile davvero non definirlo un successo.