Fioriscono i mandorli in anticipo: troppo caldi i giorni della Merla

Smentita la tradizione che vuole i giorni di fine gennaio come i più freddi dell’anno. La famosa Merla che, secondo la leggenda, infreddolita, si sarebbe avvicinata talmente al camino da far diventare grigio di fuliggine il suo piumaggio, un tempo candido, quest’anno svolazzerebbe indomita nel cielo azzurro. Riferisce la Coldiretti infatti che, a smentire il detto climatico, ci sono gli alberi di mandorlo che sfoggiano una fioritura nettamente anticipata a causa di un gennaio mite e siccitoso. Continua a leggere



“Pizzi” sugli alberi? Opera di un insetto “alieno”

L’occhio di un pollice verde non è mai fermo. Anche mentre cammina per strada in città, osserva attento arbusti, fiori e piccole piantine che sbucano dal marciapiede al pari degli alberi dei giardini privati che si intravvedono dai cancelli oppure quelli piantati sul suolo pubblico, lungo le vie. E così capita che l’occhio allenato distingua particolari che molti non colgono. Così è capitato a Dede Mussato, appassionata di verde, che il 18 gennaio ha notato sui Liquidambar di Via Meda all’entrata di Monza uno stranissimo fenomeno: era come se i rami degli alberi fossero stati decorati di pizzo candido! Continua a leggere



Consigli sul verde: i commessi dei garden center tornano a scuola

Quando andiamo in un negozio che vende piante e fiori, implicitamente ci aspettiamo che gli addetti alla vendita siano le persone più adatte a darci consigli e suggerimenti su specie e varietà. Ma non sempre così: a volte si creano “cortocircuiti” legati ad informazioni imprecise, diverse a seconda di quale addetto il cliente interpella… con il risultato di non ottenere i risultati da pollice verde che vorremmo. Ma ci sono novità: le cose stanno cambiando, per fortuna, e in bene. Continua a leggere



Contro il mal di testa rimedi vegetali popolari confermati dalla scienza

Esistono tante piante “curative” che fanno parte della tradizione delle famiglie italiane, tramandata da generazioni per sanare problemi di salute senza ricorrere ad un medico. Ora questo sapere antico – in particolare quello diffuso tra il XIX e il XX secolo – è stato messo sotto la lente della scienza moderna dal Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Lo studio, pubblicato nei giorni scorsi sul Journal of Ethnopharmacology, ha sostanzialmente confermato la bontà dei rimedi popolari grazie all’accertamento dell’efficacia di alcune piante – come girasole, sambuco e artemisiacontro emicranie, cefalee e mal di testaContinua a leggere



Le annaffia per 4 anni in ricordo della moglie. Poi scopre che sono finte.

Le accudiva con amore, quelle piantine nel bagno. La moglie, negli ultimi giorni della sua grave malattia, si era raccomandata tanto. Non dimenticare di annaffiare le piante, aveva detto. E lui così ha fatto: di fatto le sue attenzioni erano servite. Le piantine del bagno ricambiavano le sue cure poiché sfoggiavano una perfetta forma: verdi e lussureggianti, non mostravano neanche una foglia secca… L’anziano vedovo decide così di portarle con sé nella nuova casa. Solo allora si accorge che in realtà si tratta di piante finteContinua a leggere



Grounding, l’intrigante tendenza che ci riporta con i piedi per terra

Quando è stata l’ultima volta che avete camminato a piedi nudi in un prato? Forse è passato del tempo: per chi vive in città infatti è piuttosto raro potersi concedere questo tipo di relax, soprattutto da adulti. Subentrano mille paure: mettere i piedi nell’erba può celare sorprese poco piacevoli e, oltre a questo rischio, ci assalgono sensazioni inusuali che potremmo vivere con disagio. Eppure il Grounding, o Earthing, ovvero la tendenza a riscoprire il contatto diretto con la Terra, fa proseliti, promettendo un maggior equilibrio psicofisico ottenuto sfruttando una parte del corpo che tendiamo a tenere isolata dal terreno: i piedi. Camminare a piedi scalzi ci rimetterebbe in armonia con i campi elettrici del Pianeta, oltre ad apportare forti benefici alla postura. Continua a leggere



Specie autoctone e coltivatori custodi della Toscana in una App

Ogni regione italiana può vantare un patrimonio unico, legato al proprio territorio. Oltre usi e costumi, infatti, le regioni italiane si distinguono per flora e fauna tipici, che si sono sviluppati in armonia con la storia e le trasformazioni subite nel tempo proprio da quella specifica zona del pianeta. Mettere in luce questo patrimonio è lo scopo della nuova App ‘Agrodiversità toscana’ che consente, con il semplice uso del cellulare, di scoprire e consultare il ricco parterre toscano di fauna e flora autoctone composto da ben 871 elementi, tra varietà di frutta, fiori, ortaggi, cereali, foraggi e di razze animali della Toscana, preservati per il Belpaese dai coltivatori-custodi. Continua a leggere