Anthurium, bello e sano se sta nel posto giusto!

Una delle piante d’appartamento più desiderate è l’Anthurium, in grado di offrirci eleganza e glamour anche in inverno grazie alle sue foglie lucide e alle meravigliose spate, “fiori” rossi, – ma anche rosa, verdi o bianchi – che sembrano laccati di fresco. L’Anthurium è una pianta robusta, ma ha delle necessità precise. Abbiamo chiesto agli esperti dei Garden Viridea qualche dritta per mantenerlo fiorifero e sano, e loro ci hanno subito posto la condizione essenziale: per avere una bella pianta che cresca rigogliosa, occorre per prima cosa metterla nel posto giusto. E poi imparare a riconoscere i segnali di eventuale malessere: come? Ecco alcune indicazioni contro parassiti e malattie!

PRIMA REGOLA: il posto adatto
Per mantenere l’Anthurium sano e bello, la prima regola è quella di collocare la pianta in esposizione idonea: molto luminosa, ma non al sole diretto. È utile vaporizzare acqua non calcarea (va bene anche l’acqua minerale) sulle foglie, molto spesso, anche ogni giorno se possibile, per aumentare l’umidità ambientale. Il substrato deve restare sempre leggermente umido, ma non fradicio: occorre quindi innaffiare con acqua a temperatura ambiente quando si sente che è quasi asciutto tastando il terriccio. In primavera-estate è bene aggiungere, ogni 15 giorni nell’acqua d’irrigazione, un fertilizzante liquido (universale o per piante verdi) e ogni 2-3 mesi, dare una pulita alle foglie con una spugnetta umida o anche fargli una bella doccia.

Macchie sulle foglie di Anthurium: è segno  che occorre intervenire!

MALATTIE e PARASSITI
L’Anthurium è una pianta robusta e i problemi sono legati principalmente alle condizioni  ambientali: luce davvero troppo scarsa, errori di irrigazione (spesso si tende a innaffiare troppo e ciò causa il marciume delle radici), aria troppo asciutta, vicinanza a una fonte di calore (es. termosifone), correnti d’aria fredda causati da porte e finestre aperte, raggi di sole diretto che ustionano le foglie. Questi fattori indesiderati causano macchie gialle sul fogliame, afflosciamento, debolezza generale e scarsità di foglie e fiori nuovi: in ogni caso bisogna intervenire. Eccoli nel dettaglio!

  • Marciume radicale
    Cos’è e come si manifesta: questa patologia fungine attacca le radici ed è provocata da varie specie di microscopici funghi; si manifesta con gradualità con sintomi quali l’arresto dello sviluppo di nuove foglie, aspetto deperito, presenza di muffa sul terriccio. Può essere causata da ristagni d’acqua.

Come eliminarlo: occorre far asciugare del tutto il substrato o meglio ancora rinvasare in un contenitore con uno strato di biglie d’argilla sul fondo, impiegando nuovo terriccio e somministrando per due-tre volte un fungicida specifico per marciumi radicali ogni 20 giorni. Se la patologia è in stato avanzato, non sempre si riesce a fermarla; è quindi importante evitare di favorirne la formazione, con un adeguato regime di irrigazioni, mai eccessive, e di condizioni ambientali idonee, non troppo fredde.

Anthurium attaccato dal ragnetto rosso

  • Ragnetto rosso
    Cos’è e come si manifesta: si tratta di acari molto piccoli, visibili con una lente di ingrandimento sotto le foglie, segnalati dalla presenza di sottilissime ragnatele e dall’ingiallimento puntinato delle foglie, che tendono ad assumere un colore bronzeo e malaticcio.

Come eliminarli: occorre somministrare un insetticida-acaricida oppure scegliere un prodotto bio come il sapone molle, da spruzzare bene sotto il fogliame, alternato a olio minerale bianco, per agire contro le uova. Occorre anche migliorare l’umidità ambientale con spruzzature frequenti, perché prosperano in presenza di ambiente asciutto.

Anthurium attaccato da cocciniglia a scudetto

  • Cocciniglia bianca e cocciniglia a scudetto
    Cosa sono e come si manifestano: sono insetti immobili, simili a ciuffetti bianchi o a conchigliette attaccate a foglie e fusti.

Come eliminarle: vanno eliminate pulendo le foglie con un pennellino morbido o un pannetto, ed effettuando un trattamento da ripetere due o tre volte ogni 20 giorni. La scelta consigliata è un olio minerale bianco anticocciniglia ammesso in agricoltura biologica: va miscelato bene in acqua, e spruzzato su ogni parte della pianta, ripetendo due o tre volte ogni 3-4 settimane, per agire anche contro le uova di acari e afidi. Ottimo anche l’olio di lino biologico.

  • Antracnosi
    Cos’è e come si manifesta: l’antracnosi è una patologia fungina che provoca macchie nerastre e secche, tondeggianti, sulle foglie; è favorita da fattori ambientali errati e scarsa circolazione d’aria.

Come eliminarla: dosare correttamente le irrigazioni, migliorare la circolazione d’aria, asportare le foglie più colpite, somministrare un fungicida sistemico (viene assorbito dal fogliame e veicolato in tutte le parti della pianta).

  • Muffa grigia o botrite
    Cos’è e come si manifesta: la botrytis è una malattia fungina che si presenta con la formazione di una  muffa grigia alla base dei fusti. E’ favorita da irrigazioni troppo vicine.

Come eliminarla: comune su molti tipi di piante ornamentali e da frutto, tra cui la vite, va curata modificando le condizioni ambientali. Il terriccio deve asciugarsi quasi del tutto prima di innaffiare nuovamente, l’ambiente deve essere aerato e, se occorre, è bene sfoltire l’esemplare tagliando alla base qualche stelo fra i più vecchi. Occorre somministrare un fungicida ad ampio spettro, ripetendo ogni 3 settimane fino alla scomparsa del problema. Anche i preparati biologici a base di propoli hanno un buon effetto, e parallelamente rinforzano la vegetazione.

ANTHURIUM IN CASA BELLO E FELICE: il consiglio di Viridea

  • Per concimare l’Anthurium in tutta semplicità utilizzate le fialette di concime da collocare nel terriccio, rinnovandole periodicamente; rilasciano gradualmente i fattori nutritivi se il substrato rimane correttamente inumidito.
  • Conservate e migliorate la salute dell’Anthurium con una scelta biologica: in commercio ci sono molti preparati ammessi in agricoltura biologica 
  • Il trapianto dell’Anthurium va eseguito dopo l’acquisto e, in seguito, ogni due anni, in un vaso di poco più grande, con uno strato di biglie d’argilla sul fondo. Preferite un substrato con aggiunta di perlite o corteccia per favorire il corretto drenaggio e ridurre il rischio di marciumi.