Al bando in Francia il glyphosate o glifosato, principio alla base del RoundUp, il diserbante più usato al mondo realizzato dalla Monsanto acquistata dalla Bayer, vietato ai privati a partire dal primo gennaio del nuovo anno. Il duro percorso che ha portato il paese dapprima a vietarne l’utilizzo nel 2017 in luoghi pubblici, si chiude ora, nel 2019 con il colpo finale, direttamente alla commercializzazione.
Nessun privato in Francia potrà più acquistarlo o stoccarlo. E per i trasgressori la pena non è lieve: la multa può arrivare ai 30mila euro, accompagnata persino da 6 mesi di detenzione. Nel resto d’Europa la sostanza, i cui effetti sono ancora molto controversi, può essere ancora commercializzata fino al 2021.
Ma sarà ardua la vita dei pollici verdi francesi, visto che, nel ban del primo gennaio 2019, non ricade solo il famigerato glifosato, ma ben altri 173 prodotti pubblicati sul sito dell’agricoltura del governo francese, tra cui alcuni marchi molto noti per la loro efficacia nella cura delle piante. Chi ne possiede, dovrà smaltirli in appositi centri di raccolta.
L’idea è bandire a breve tutti i pesticidi chimici di sintesi dall’utilizzo degli appassionati non professionisti, permettendo solo l’impiego di fitofarmaci di origine naturale.