Il Referendum sull’acqua: una riflessione

Da qualche tempo Fiori&Foglie ha una nuova amica: per ragioni di privacy la chiamaremo “Flora”. Da lei ci arrivano spesso anticipazioni su nuove specie e varietà di piante e fiori perché Flora lavora in ambito vivaistico. Conoscendo da vicino le problematiche di chi vive e lavora coltivando e vendendo piante, mi ha pregato di pubblicare una sua lettera aperta sul tema dell’acqua, che le sta molto a cuore e di cui si dibatte molto ultimamente. A breve ci sarà il Referendum e tutti saremo chiamati a dire la nostra quindi, come parte della riflessione sul problema, pubblico volentieri. E voi? Cosa ne pensate? Privatizzarla ha senso? Quali sono i pro e contro? Diteci la vostra! Continua a leggere



Mangrovie? Fanno bene all’ambiente

Le mangrovie, agglomerati di arbusti capaci di crescere con le radici periodicamente sommerse da acqua salmastra sulle coste o alla foce dei fiumi, sono alleate fidate contro il surriscaldamento globale.

Secondo uno studio, riportato da Nature Geoscience, le intricate foreste composte da queste piante riescono ad assorbire fino a quattro volte più CO2 rispetto alla maggior parte delle altre foreste tropicali. L’analisi, condotta dai ricercatori americani del Forest Service’s Pacific Southwest and Northern Research Stations insieme ad un’equipe dell’Università di Helsinki e del Center for International Forestry Research, ha messo in evidenza la grande capacità delle mangrovie di immagazzinare forti quantità di anidride carbonica. Continua a leggere



Andalusia, una terra che ha sposato il vento

Mi affascinano. Il loro aspetto ultramoderno, con un tocco alieno, qui in questa zona della Spagna (bravo, Enrico, ci hai preso!)  si integra con l’ambiente circostante in una maniera totalmente inaspettata.  Le pale eoliche, su queste colline che scopro continuando il mio viaggio, dominano incontrastate e sotto, in mezzo, intorno a loro, brucano pacifiche centinaia di …mucche. Che di tutta questa splendente erba verde pettinata dal vento si fanno un bel boccone!  Continua a leggere



Biosacchetti per la spesa? No, grazie!

Puzzano (un odore davvero poco simpatico!) e si strappano. Non ci siamo. Non so voi, ma io non li trovo proprio efficienti, questi biosacchetti. Non mi riferisco alle sportine in tessuto, ovviamente, ma proprio ai nuovi sacchetti in materiale biodegradabile che poi si possono utilizzare per la raccolta dell’umido.

Intendiamoci, quando la cosa è partita, ero entusiasta dell’idea: i sacchetti di plastica dopotutto sono  il diavolo in persona. Inquinano, uccidono i delfini, i pesci se li mangiano e poi noi ci mangiamo i pesci… Insomma, via, finiamola. Ma ora, riflettendoci e verificando l’utilizzo del biosacchetto nella vita quotidiana, lo ammetto, mi sto un attimo ricredendo. Basta una spesa con qualcosa di un minimo appuntito o una busta un pò carica, per vedere i biosacchetti cedere senza riserve. Continua a leggere



Alberi salvi, addio libri di scuola

Presentata ieri in Regione Liguria la proposta di legge del Pdl “Istituzione di una piattaforma informatica per la realizzazione e l’adozione di libri di testo elettronici“. Obiettivo: zaini piu’ leggeri, meno spese per le famiglie. I libri di testo si trasformano in una manciata di bit. E oltre ad un toccasana per le schiene dei più piccoli, che ringrazierebbero, da considerare un gradito effetto “collaterale” per coloro che hanno a cuore alberi e natura: quello di evitare il massiccio impiego di cellulosa per la carta dei numerosi (e spesso corposi) libri di testo scolastici stampati in migliaia di copie ogni anno. Se approvata, la… Continua a leggere


Tamaro: “Il taglio degli alberi è indispensabile, basta sentimentalismi”

Susanna Tamaro ha scelto di far stampare il suo nuovo libro Il grande albero, edito da Salani, usando fibre di cellulosa provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Un segnale importante che la scrittrice sceglie di lanciare, convinta che l’esempio degli opinion maker sia essenziale per orientare i consumatori e il mercato favorendo il diffondersi delle buone pratiche e delle scelte di sostenibilità ambientale. Purtroppo, spiega la Tamaro, “la cultura delle foreste e’ stata un po’ lasciata andare, non si fanno piu’ i tagli del bosco con regolarita’, e invece proprio il taglio, che oggi viene visto come un problema, e’ necessario e indispensabile, soprattutto perche’ la maggior parte dei nostri boschi in Italia non e’ piu’ naturale, sono stati piantati dall’uomo, e ha bisogno di cure”. Continua a leggere