Grandi autostrade, grandi edifici, grandi piazze: mega progetti bellissimi sulla carta ma dove spesso alberi e piante si riducono a poco. Dopo inaugurazioni in pompa magna, il verde passa in ultimo piano, e spesso bastano due o tre anni per vederlo trascurato, malato, rovinato e infine sostituito. Con grande scorno dei contribuenti, che subito bollano la riqualificazione di quello spazio cittadino come un mero spreco di denaro pubblico. L’ennesimo… Ma esiste una via d’uscita per far sì che il verde appena creato, con i suoi alberi, arbusti e fiori, abbia vita lunga così da poter essere garanzia di benessere fisico ed estetico per gli abitanti delle città? In due battute veloci durante il Convegno “Il Valore del Verde” di Assofloro conclusosi qualche giorno fa, l’Archistar Andreas Kipar, docente tra l’altro di Architettura del Paesaggio presso l’Università di Napoli e il Politecnico di Milano, ci ha dato la sua soluzione. Il verde deve diventare condizione per l’abitabilità. Qualcosa di semplice ma di grande forza: e ci ha spiegato perché secondo lui è facile da fare. Continua a leggere
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I giardini diventano selvaggi: a Bergamo si incontrano i Maestri del Paesaggio
Si conclude oggi la due giorni del 23 e 24 settembre al Teatro Sociale di Bergamo Alta della rassegna “I Maestri del Paesaggio”, importante meeting organizzato dall’associazione Arketipos che coinvolge paesaggisti, architetti (ma anche arboricoltori, vivaisti e giardinieri) dando voce ai protagonisti del verde italiano e internazionale. Un folto pubblico ha ascoltato con grande interesse i relatori mentre illustravano progetti e realizzazioni che godono di notorietà internazionale come il Bosco Verticale di Stefano Boeri – rappresentato dalla paesaggista Laura Gatti che ne ha curato l’aspetto agronomico – e il giardino che ha vinto quest’anno la medaglia per il “Best in Show” al Chelsea Flower Show di Londra presentato sul palco bergamasco da Andy Sturgeon, il paesaggista che lo ha ideato. Ma oltre ai personaggi che spiccano, altri relatori hanno intrigato la platea con metodi e punti di vista innovativi, come gli architetti francesi James e Helen Basson o la paesaggista americana Lisa Delplace, portatori dei valori a cui si ispirano gli Wild Garden, letteralmente i giardini selvaggi. Continua a leggere