Sì certo, l’ambiente è importante. Sì, certo, le piante sono belle. Ma quali sono i vantaggi concreti che ci portano? E quanto incidono sulle nostre tasche? E di quante persone, aziende, e business stiamo parlando quando nominiamo piante e fiori all’interno del sistema economico del nostro paese? Se è vero come è vero che New York ha fatto due conti e si è accorta che i suoi alberi a Central Park donano alla città ben 120 milioni di dollari all’anno a fronte dei 22 milioni che occorrono per la loro manutenzione, possiamo ben parlare di profitto a dir poco tangibile. E il mondo si sta accorgendo di quanto le piante siano vitali a livello economico per tutti i nostri paesi. E’ il tema di due convegni di questi giorni: in partenza oggi “Habitat III”, la conferenza dell’Onu a Quito in Ecuador, e in Italia, “Il Valore del Verde”, al via lunedì prossimo, 24 ottobre, a Milano. Continua a leggere
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Brutto tempo? In città servono i giardini della pioggia
Strade che si trasformano in ruscelli, scoli e tombini intasati dalla troppa acqua, prati talmente bagnati da diventare piccole paludi. La città non reagisce bene agli eccessi di acqua piovana che si sono fatti più frequenti negli ultimi anni anche alle nostre latitudini. Le piante però possono fornire una soluzione, esteticamente gradevole e soprattutto efficiente, grazie ai cosiddetti “rain gardens” ovvero giardini della pioggia. Si tratta di aiuole create in leggeri avvallamenti il cui il substrato è costituito in gran parte da materiale fortemente drenante come la ghiaia, che viene popolato di piante a bassissima manutenzione. L’acqua scorre all’interno dell’area verde e viene filtrata, ripulendosi da gran parte degli inquinanti raccolti dai tetti e dalle superfici solide, per poi scorrere via in profondità verso la falda. Continua a leggere
22 aprile, Giornata della Terra: quest’anno è dedicata agli alberi
7,8 miliardi di alberi in più entro i prossimi cinque anni: è questo l’obiettivo che si propone la Giornata della Terra edizione 2016, che si festeggia proprio oggi, 22 aprile. Gli alberi sono stati riconosciuti come il modo più economico per combattere il cambiamento climatico e non solo. Questi nobili vegetali sono un motore di benessere a livello globale, non solo per l’ambiente – grazie ai vantaggi che portano e che tutti conosciamo – ossigeno, ombra, riparo per la biodiversità, consolidamento del suolo, filtrazione dell’acqua e dell’aria, assorbimento della Co2, origine di principi medicinali – ma anche perché, dove vengono piantati, creano un’economia nelle microcomunità più povere che permette lo sviluppo locale e la sopravvivenza. Continua a leggere
I tropici avanzano, in Europa la primavera è già arrivata
Non proprio un anticipo di primavera, ma poco ci manca. In Nord Europa il cambiamento climatico si fa sentire, oltre che nella tropicalizzazione dei fenomeni meteorologici, anche nelle fioritura anticipata di alcune piante. Nel Galles, in Gran Bretagna, sono fiorite le giunchiglie, in Inghilterra sono comparsi i lamponi ed una particolare varietà di acero ha già germogliato.
In Rete fioccano blog con le segnalazioni: Adam di Stoccolma riferisce che, a differenza dello scorso anno, quest’inverno nella capitale svedese si può passeggiare senza guanti e cappello. Un blogger da Helsinki ha segnalato la presenza delle coccinelle mentre dall’Estonia e dalla Lituania la segnalazione riguarda le api, attivissime nella raccolta di polline tra i ranuncoli gialli, fioriti a Tallin. Continua a leggere