Ebbene sì, il Festival di Sanremo l’ha vinto Occidentali’s Karma, la curiosa canzone di Francesco Gabbani che parla di contemporaneità e in particolare della nostra recente “cotta” per l’Oriente. E come tutto, questa tendenza si riflette anche nei nostri spazi verdi: i giardini zen vincono concorsi (come quello della manifestazione Orticolario a Villa Erba l’anno scorso) e i corsi dedicati, come quello organizzato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza l’anno scorso – fanno il pieno di iscritti, a fronte di costi nient’affatto popolari. Continua a leggere
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Al via il Concorso dei Comuni fioriti per scuole, condomini e abitazioni
Si è ufficialmente aperto in questi giorni il concorso che premia i Comuni più fioriti d’Italia. E non si tratta solo di strade e municipio: concorrono anche scuole, chiese, condomini e abitazioni. Luoghi, palazzi, strade e vie che vediamo e percorriamo ogni giorno che diventano per una volta protagonisti e attirano l’attenzione grazie all’elemento vegetale che correda facciate, balconi, aiuole ed ingressi. Continua a leggere
Leggere e scrivere nel verde: Milano lancia il progetto “Parco delle Lettere”
Cultura e verde, si sa, si sposano a meraviglia. Cosa c’è di più rilassante che leggersi un bel libro o studiare circondati da piante e fiori? E magari farlo in gruppo, discutendo e confrontandosi mentre ci godiamo la stagione all’aperto. A Bolzano l’hanno capito mettendo un Giardino dei Lettori dentro la biblioteca e deve aver pensato lo stesso anche il Comune di Milano, che si è spinto oltre: domani presenterà il progetto “Parco delle Lettere” che coinvolge 6 biblioteche comunali e 7 parchi pubblici. L’idea è creare entro il 2017, all’interno di strutture e spazi demaniali, luoghi attrezzati per la lettura, la scrittura e l’incontro connotati dal verde, con l’intento di incentivare la creatività e la partecipazione dei milanesi, basandosi sulla potente infrastruttura del Sistema Bibliotecario Milano che conta oltre 100mila iscritti con a disposizione 1.550.000 opere. Continua a leggere
Pienone di folla per l’Architettura degli Alberi: cresce il popolo del verde
Solo posti in piedi al Convegno dedicato agli alberi che si è tenuto ieri al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo: neanche una poltroncina libera al momento in cui si sono abbassate le luci e hanno iniziato a parlare i relatori. E il grande successo dell’evento è ancora più notevole considerando che, oltre allo “zoccolo duro” di pubblico sempre presente ad eventi di questa risonanza (per la relatrice di punta Jeanne Millet era la prima volta in Italia), tra autorità, sponsor e persino ammirevoli amministratori pubblici, in sala fossero presenti soprattutto ragazzoni ben spallati, attenti, curiosi che da lassù, camminando rispettosi e prudenti sui rami, si prendono cura con passione dei giganti verdi, trasformando gli alberi dalla loro vocazione in una professione. Addio boscaioli insomma, benvenuti arboricoltori! Continua a leggere
Il valore del paesaggio diventa prova di maturità
Il paesaggio diventa traccia d’esame. Quest’anno, tra i quesiti posti ai ragazzi che devono affrontare la maturità, ce n’è uno che chiede agli esaminandi qual è il valore del paesaggio. Potremmo vederla come una piccola grande rivoluzione. In Italia si sta cominciando dunque a pensare che è fondamentale per le nuove generazioni conoscere e capire quanto sia importante il patrimonio ambientale, territoriale, culturale e storico di cui il Belpaese è tanto ricco quanto poco consapevole. La novità è stata salutata con grande soddisfazione da parte di Letizia Monti, Presidente dell’Aiapp, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, da poco reduce dalla chiusura di Ifla, il Congresso Internazionale tenutosi al Lingotto di Torino a cui hanno preso parte oltre mille architetti e paesaggisti provenienti da 60 paesi. Ifla2016 si è concluso con un “Manifesto del Paesaggio”, da accompagnare nelle sue fasi di trasformazione per aumentarne la fruibilità trasformandolo in un patrimonio condiviso. Continua a leggere
Rinasce il giardino di Emily Dickinson, tra poesia e fiori
Morì da reclusa e quasi sconosciuta ma oggi, 130 anni dopo, Emily Dickinson è la poetessa più amata d’America. Ma se in molti ricordano i suoi versi, pochi invece sanno che la Dickinson univa alla sua poesia una forte passione per fiori e piante, che coltivava con grande amore nel giardino e nella serra di Homstead, la sua casa ad Amherst, cittadina del New England. “La casa e il giardino erano il suo laboratorio poetico”, ha detto la direttrice del museo Jane Wald. E ora che la casa della Dickinson è diventato un museo, quel giardino sta tornando in vita ripartendo dal frutteto, dove sono stati ripiantati meli – malus ‘Baldwin’, ‘Westfield Seek-No-Further’ – e peri – pyrus ‘Winter Nelis’ – delle varietà che lei amava. L’idea è ripopolare quel giardino con i fiori che la poetessa coltivava in vita: per farlo, è in atto un scavo “archeo-botanico” nel terreno circostante la casa per recuperare semi “d’epoca” in grado di germinare di nuovo: i fiori di Emily. Continua a leggere