E’ all’asta su Ebay (lo trovate in questa pagina) l’albero simbolo dell’appello provocatorio messo in atto da Max Laudadio, il noto inviato di Striscia la Notizia, per dar voce ai diritti dell’ambiente. L’albero rappresenta infatti una richiesta di aiuto verso le autorità al fine di proteggere e tutelare la natura in maniera veramente efficace e non solo a parole. Lo scorso weekend Max, senza parlare, è stato accanto alla pianta – opera realizzata dalla moglie – in muta protesta nelle vie centrali di Milano. L’albero ricoperto all’uncinetto coi colori della bandiera italiana, è stato infilato in un bidone della spazzatura, a indicare il trattamento che si riserva spesso all’ambiente in Italia. Non a caso, l’opera si chiama “HELP!”. Laudadio e la moglie vogliono però anche agire, oltre a denunciare: hanno infatti fondato la Onlus “ON” (Organizza la Natura Attiva, www.on-va.it), nata con l’intento di stimolare in ciascuno di noi i comportamenti più corretti verso la natura e l’ambiente nel nostro quotidiano.
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Incentivi per le biomasse? “Blocchiamoli…”
L’industria dei pannelli di legno europea si ferma oggi per due ore per protesta contro il ”furto” della propria materia prima, il truciolato, che va letteralmente ”in fumo” perchè utilizzata dalle centrali a biomasse. Da’ voce al settore il friulano Giovanni Fantoni, presidente dell’omonimo gruppo del legno, che gestisce stabilimenti di produzione di pannelli a Osoppo (Udine), Avellino, in Slovenia e Serbia, con 850 addetti e una produzione di 1,5 milioni di metri cubi di pannelli all’anno. ”Da alcuni anni – ha detto Fantoni, interpellato dall’ANSA – c’é una forte pressione sull’acquisto del legno da parte delle centrali a biomasse. Sulla base di un’interpretazione estensiva della legge, si approvvigionano di legno vergine, che viene triturato e portato in combustione in caldaia. Questa energia, che viene prodotta da quella che per noi è materia prima, è fortemente incentivata attraverso i meccanismi dei certificati verdi, studiati – ha ricordato Fantoni – per sostenere la produzione di energie rinnovabili”. Continua a leggere