Mettere un pannolino nei vasi delle piante sul balcone. Assurdo? No invece, l’idea è di quelle buone e si basa sulla capacità dei pannolini di assorbire una grande quantità d’acqua mantenendo umido il terreno, e riducendo di conseguenza le annaffiature, necessariamente corpose in questi giorni di caldo estivo. Quando il caldo raggiunge punte di 30 e passa gradi, il balcone o il terrazzo ci costringono infatti ad una corvée aggiuntiva: nei piccoli vasi sembra infatti che l’acqua per le nostre amiche vegetali non basti mai. Il problema diventa urgente per piante da fiore in pieno sole come surfinie e gerani, contenute in strette balconette. Se dunque vi avanza un pacco di pannolini dei vostri bimbi o avanzano a qualche coppia di amici o vicini di casa, utilizzarli nei vasi potrà rendervi più comoda la vita con le vostre piante d’estate. Curiosi? Ecco come fare! Continua a leggere
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Dry garden: piante e fiori belli con meno acqua
Meno consumo d’acqua: la direzione verso cui si stiamo muovendo è questa, come conferma anche il giardino premiato al Chelsea Flower Show 2016. I cambiamenti climatici ci obbligano a ripensare i nostri spazi verdi, siano essi giardini o terrazzi, in particolare mettendo in questione alcune scelte classiche. Una su tutte? Il prato, grande consumatore di acqua nei giardini, e le piante da fiore che nei ristretti vasi su balconi e terrazzi soffrono mortalmente la sete appena il caldo comincia a insistere sulle città. La nostra scelta delle piante deve dunque cambiare: pensiamoci ora, prima che arrivi il caldo africano! Questo tipo di approccio al verde si chiama “dry gardening” e non implica necessariamente sacrificare bellezza, anzi: secondo gli esperti di Viridea, può tradursi in una scelta di stile e design. Continua a leggere
Guerra allo “stand by”: incentivi per gli apparecchi eco-risparmiosi
Lo “stand by” è una maledizione tecnologica dei nostri tempi. E’ quella lucetta che rimane accesa dopo che abbiamo spento molti dei nostri elettrodomestici. Indica che l’apparecchio è “in pausa”: invece di essere del tutto spento, tiene accese le sue funzioni ad un livello minimo, pronte per essere attivate in qualunque momento. L’idea ha senso ma, da un pò di tempo, sta crescendo la consapevolezza che questo tipo di meccanismo in realtà porta un grosso spreco di energia – fino al 10% – che pesa a fine anno sulla nostra bolletta. Teniamo conto che un umile caricabatterie può assorbire anche 10 watt 24 ore su 24, il che significa un paio di decine di euro all’anno buttati al vento. Continua a leggere
Riscaldare a legna fa bene al portafoglio. E all’ambiente?
Freddo, neve, Natale ed è tempo di caminetti e stufe. Difficile resistere ad una bella serata passata di fronte ad un caldo focolare riscaldato a legna, ben più romantico di qualunque calorifero… Del resto il focolare è il simbolo stesso del calore della casa e della famiglia. Fare il fuoco è un’arte antichissima, e può dare un piacere enorme creare in modo così naturale un angolo di calore e luce nella stagione in cui la natura è avara di entrambi. Ma il pensiero corre subito alla questione energetica. Insomma, un bel caminetto quali pro e contro può offrire a chi vuole farne uso durante la stagione fredda? Abbiamo chiesto un parere al nostro esperto, l’ingegner Ballarini, per chiarire la questione. Ecco vantaggi e svantaggi in una valutazione che guarda sia alla tasca che all’ambiente. Continua a leggere
Arrivano le “eco-lampadine” riciclate
Nella corsa alla salvezza del pianeta, magari le lampadine sembrano una cosa piccola. Ma è invece proprio da quelle che possiamo iniziare. Nel nostro piccolo, nelle nostre case. La UE ha detto addio alle lampadine ad incandescenza. Il futuro quindi appartiene a quelle a risparmio energetico. E se le lampadine in questione fossero anche costruite con materiali riciclati, magari utilizzando pezzi di quelle che finiscono nella spazzatura?? Come “Ekò”, la lampadina riciclata. Ancora più ecologica e amica dell’ambiente perché meno inquinante. E si sa, meno rifiuti, più risparmio per noi! Continua a leggere
Col rampicante risparmi sul condizionatore (e non solo)
Quest’assurda primavera, in cui a Milano ci sono 10 gradi di temperatura a due passi dal mese di maggio, indica un forte cambiamento climatico in atto che, da privati cittadini, ci sta già costando molto caro. Continua a leggere