L’Occidentali’s Karma c’è anche in giardino

Ebbene sì, il Festival di Sanremo l’ha vinto Occidentali’s Karma, la curiosa canzone di Francesco Gabbani che parla di contemporaneità e in particolare della nostra recente “cotta” per l’Oriente. E come tutto, questa tendenza si riflette anche nei nostri spazi verdi: i giardini zen vincono concorsi (come quello della manifestazione Orticolario a Villa Erba l’anno scorso) e i corsi dedicati, come quello organizzato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza l’anno scorso – fanno il pieno di iscritti, a fronte di costi nient’affatto popolari. Continua a leggere



L’Ex Area Expo? Sarà un Parco della Scienza tra 440mila mq di verde

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La vasta superficie, acquistata a caro prezzo, su cui si è svolta Expo a Milano ha trovato finalmente una sua destinazione: trasformarsi in Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione. Vi avranno sede lo Human Technopole guidato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e il campus delle facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano. Interessati anche Novartis, Bayer, Roche e potrebbe insediarsi anche l’Agenzia Europea del Farmaco, che si sposa da Londra causa brexit. Ma come verrà esattamente organizzato l’immenso terreno lo si saprà solo grazie al masterplan, che conterrà il piano di sviluppo dettagliato dell’area nel 2017, con apertura dei cantieri nel 2017-2018. Un punto fermo però c’è già: secondo l’accordo approvato dai Consigli di Milano e Rho nel 2011, nell’area dovrà essere realizzato un enorme parco di 440 mila metri quadrati. Continua a leggere



Leggere e scrivere nel verde: Milano lancia il progetto “Parco delle Lettere”

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Cultura e verde, si sa, si sposano a meraviglia. Cosa c’è di più rilassante che leggersi un bel libro o studiare circondati da piante e fiori? E magari farlo in gruppo, discutendo e confrontandosi mentre ci godiamo la stagione all’aperto. A Bolzano l’hanno capito mettendo un Giardino dei Lettori dentro la biblioteca e deve aver pensato lo stesso anche il Comune di Milano, che si è spinto oltre: domani presenterà il progetto “Parco delle Lettere” che coinvolge 6 biblioteche comunali e 7 parchi pubblici. L’idea è creare entro il 2017, all’interno di strutture e spazi demaniali, luoghi attrezzati per la lettura, la scrittura e l’incontro connotati dal verde, con l’intento di incentivare la creatività e la partecipazione dei milanesi, basandosi sulla potente infrastruttura del Sistema Bibliotecario Milano che conta oltre 100mila iscritti con a disposizione 1.550.000 opere. Continua a leggere



Pienone di folla per l’Architettura degli Alberi: cresce il popolo del verde

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Solo posti in piedi al Convegno dedicato agli alberi che si è tenuto ieri al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo: neanche una poltroncina libera al momento in cui si sono abbassate le luci e hanno iniziato a parlare i relatori. E il grande successo dell’evento è ancora più notevole considerando che, oltre allo “zoccolo duro” di pubblico sempre presente ad eventi di questa risonanza (per la relatrice di punta Jeanne Millet era la prima volta in Italia), tra autorità, sponsor e persino ammirevoli amministratori pubblici, in sala fossero presenti soprattutto ragazzoni ben spallati, attenti, curiosi che da lassù, camminando rispettosi e prudenti sui rami, si prendono cura con passione dei giganti verdi, trasformando gli alberi dalla loro vocazione in una professione. Addio boscaioli insomma, benvenuti arboricoltori! Continua a leggere



Milano, gli alberi del Duomo cercano sponsor

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200mila euro per tre anni: secondo Il Corriere della Sera è l’importo del contratto di sponsorizzazione per le aiuole dove crescono gli alberi del Duomo, firmato a suo tempo da Konica Minolta, in scadenza a fine anno. Carpini e Clerodendri svettano in aiuole rialzate di fronte a Palazzo Carminati, a incorniciare la piazza dove si innalza la meravigliosa cattedrale di Milano, facendo eco, con le loro punte create da madre natura, alle storiche guglie, opera della mirabile mano dell’uomo. Piazza Duomo, cuore della metropoli meneghina, di verde ha solo queste aiuole frontali. Continua a leggere



Il valore del paesaggio diventa prova di maturità

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Il Ponte di Rakotz a Kromlau Park, Germania

Il paesaggio diventa traccia d’esame. Quest’anno, tra i quesiti posti ai ragazzi che devono affrontare la maturità, ce n’è uno che chiede agli esaminandi qual è il valore del paesaggio. Potremmo vederla come una piccola grande rivoluzione. In Italia si sta cominciando dunque a pensare che è fondamentale per le nuove generazioni conoscere e capire quanto sia importante il patrimonio ambientale, territoriale, culturale e storico di cui il Belpaese è tanto ricco quanto poco consapevole. La novità è stata salutata con grande soddisfazione da parte di Letizia Monti, Presidente dell’Aiapp, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, da poco reduce dalla chiusura di Ifla, il Congresso Internazionale tenutosi al Lingotto di Torino a cui hanno preso parte oltre mille architetti e paesaggisti provenienti da 60 paesi. Ifla2016 si è concluso con un “Manifesto del Paesaggio”, da accompagnare nelle sue fasi di trasformazione per aumentarne la fruibilità trasformandolo in un patrimonio condiviso. Continua a leggere



Brexit? “I giardini inglesi che se li tengano, tanto sono passati di moda”

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Con questa frase lapidaria Mimma Pallavicini, giornalista del verde di lungo corso, commenta a caldo la Brexit, l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea. La notizia che ha scioccato i mercati – con una sterlina che ora viaggia in picchiata – e che è esplosa sui media increduli di un risultato dato per impossibile fino a ieri, sta maturando ripercussioni in tutti gli ambiti, anche in quello del verde. Gli inglesi, “pollici” per antonomasia, faro di civiltà nell’ambito della cultura del verde, sono da oggi extra-comunitari. Ma poco male, secondo la Pallavicini, tanto i loro giardini – dichiara serafica – sono passati di moda: fermi al periodo vittoriano, attenti solo all’estetica di specie rare e abbinamenti da designer, i giardini inglesi non rappresentano più un riferimento. “E’ tempo di guardare altrove, ai giardini tedeschi per esempio, dove si parla di sostenibilità ed ecologia”. Continua a leggere