Per ora non ci sono ipotesi di reato né indagati, ma la Procura della Repubblica di Firenze ha aperto un fascicolo sul taglio dei 300 alberi deciso dal Comune. L’inchiesta è frutto delle lamentele concretizzatesi in comitati cittadini, in una petizione online a cui hanno aderito oltre 10mila sostenitori e in un esposto per danno erariale che, da quest’estate, mettono in dubbio l’operazione che ha portato all’abbattimento di così tante alberate, alcune dei quali in luoghi di pregio storico monumentale, soggetti a vincolo della Sopraintendenza.
Il Comune ha più volte spiegato che si trattava di piante malate o a rischio caduta, ma non è bastato. La vicenda si trascina dal mese di agosto, quando si sono scatenate le proteste di fronte ai primi corposi abbattimenti che hanno riguardato gli ippocastani di Viale Corsica. A settembre, secondo la tabella di marcia dei lavori del comune, sul viale verranno eliminate le ceppaie, allargate le aiuole e, nei prossimi mesi, piantati 70 nuovi alberi.
Gli esperti hanno confermato più volte la dolorosa necessità di intervenire in modo così drastico sulle alberate cittadine: il cambiamento climatico, le ardue condizioni di vita che affrontano gli alberi nelle nostre città, a cui si uniscono spesso interventi di manutenzione errati – con potature eccessive, l’asfalto impermeabile che li soffoca e li strangola e i cantieri stradali che con colpevole disinvoltura spesso ne amputano le radici – negli anni hanno indebolito moltissimi esemplari, specialmente quelli annosi, che cadendo, potrebbero mettere a rischio persone e cose. Serve un piano di rinnovamento perché la città possa mettere a dimora e far crescere tra piazze e viali un nuovo verde urbano, più sano ed efficiente. Anche se purtroppo a volte occorre ripartire da zero. Ma le lamentele dei cittadini in proposito, in genere addebitate dalle amministrazioni a semplice disinformazione, però aumentano.
La Procura della Repubblica fiorentina ha comunque precisato che l’apertura del fascicolo “è un atto dovuto”: i prossimi passi dell’indagine punteranno ora a stabilire la presenza dei nulla osta da parte della Soprintendenza, lo stato di salute degli alberi abbattuti e quale piano di manutenzione pluriennale del patrimonio arboreo cittadino sarà seguito.