Bloggando da chissà dove…

Maria, Maria, donna di poca fede, eccomi finalmente! Grazie ad un’ottima Rete wireless gentilmente fornita dall’albergo, sono di nuovo online sul Fiori&Foglie. E bisogna dire che il paese in cui mi trovo non lesina sulle fioriture primaverili, molto meno avare che nel nostro amato nord Italia, e mischia quelle tipiche del Mediterraneo con un tocco esotico degno dei tropici… 😉 Continua a leggere

Festa della Donna, è boom delle rose gialle

Rosa 'Ilios'

In Italia, per le feste i fiori rimangono il dono preferito, a San Valentino come l’8 marzo. Lo confermano le vendite fatte ai mercati dei fiori: al mercato di Pescia (Pistoia) negli ultimi sette giorni il giro d’affari complessivo è stato di 1 milione 734.320 euro. “I maggiori volumi di vendita – ha spiegato in una nota Gianluca Incerpi, responsabile dell’ufficio – si sono avuti per le rose per le quali sono stati spesi 501.700 euro, seguite dalla mimosa con 246.600 euro, dai gigli con 236.230 euro e dalle orchidee con 143.325 euro”.

Le maggiori performance si sono avute per gli acquisti di rose da taglio: in particolare molto venduta la rosa gialla ‘Gold Ambition’. Gradita anche la tradizionale gialla ‘Ilios’, seguita dalle rose rosse. Quest’anno in totale sono state acquistate 39.000 rose in piu’ rispetto allo scorso anno. La mimosa comunque rimane un fiore molto venduto, anche se a causa del caldo prematuro, è fiorita prima del tempo. Al mercato di Pescia ne sono state acquistate 38.000 chili, con un aumento di 12.800 chili rispetto allo scorso anno e per un prezzo inferiore del 30% rispetto alla Festa della Donna del 2010. Buone anche le vendite di orchidee, con prezzi e quantita’ stabili (ne sono state vendute 136.250 pezzi) e per i gigli, sia asiatici che orientali, di cui ne sono stati venduti 280.000 steli.

Troppo caldo, le mimose fioriscono in anticipo

Con l’improvviso arrivo del bel tempo e di un’anomala ondata di caldo primaverile, in molte regioni le mimose sono fiorite in anticipo di un mese rispetto alla tradizionale Festa della Donna dell’8 marzo.

”E’ il segnale piu’ tangibile degli effetti dei cambiamenti del clima”, osserva la Coldiretti sottolineando che ”il manifestarsi di eventi sempre piu’ estremi, dalle improvvise ondate di caldo in piena estate all’aumento dell’intensita’ delle precipitazioni ma anche gli sfasamenti stagionali, sono destinati a produrre conseguenze strutturali sull’attivita’ agricola. Si tratta di processi che – aggiunge la Coldiretti – rappresentano una nuova sfida per l’impresa agricola e per la ricerca, che devono interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.

Le temperature piu’ elevate delle medie stagionali non hanno conseguenze solo sulle mimose ma su tutte le piante, precisa la Coldiretti che avverte: ”il ritorno sull’Italia del brutto tempo con un brusco abbassamento delle temperature potrebbe trovare le piante prive di difese”. In particolare, ”i danni da gelo nei vegetali si manifestano soprattutto negli organi della pianta piu’ ricchi d’acqua come i frutti, i fiori, le foglie ed altri organi erbacei. Un pericolo che – precisa la Coldiretti – riguarda anche le piante coltivate che potrebbero essere colpite dalla recrudescenza del freddo nel momento piu’ critico con danni ingentissimi”.

Con il freddo mimose più belle

Lo dice la Coldiretti: nonostante il freddo e il gelo abbiano tagliato del 40% della produzione nazionale,  la qualità del fiore di mimosa quest’anno è eccellente perchè a differenza del passato non ha avuto bisogno di essere conservato in frigorifero, proprio grazie alle temperature rigide che ne hanno ritardato la fioritura. Inoltre, sottolinea la Coldiretti, per effetto della raccolta tardiva e della sua proverbiale delicatezza che non la rende adatta alla conservazione ed al trasporto, questa volta gli acquisti di mimosa saranno sicuramente Made in Italy. Continua a leggere

Come conservare il mazzetto di mimose dell’8 marzo

Ecco i consigli della Coldiretti per conservare un pò più a lungo i delicati mazzetti di mimosa che noi donne riceveremo in questa bella (ma gelida!) giornata di primavera.

Prima di tutto togliete la carta o il legaccio che tiene raccolto il mazzetto e tagliate la punta finale dei rametti di circa mezzo centimetro.
Poi:
– mettete a bagno le mimose che devono rimanere per due ore in acqua pulita e inacidita con due gocce di limone
– collocare i fiori in piena luce
– mantenerli in ambiente fresco e soprattutto umido perchè la mimosa rilascia molta acqua attraverso la traspirazione e bisogna evitare che la grande perdita di liquidi faccia seccare rapidamente il fiore
Per ovviare a questo problema, potete usare uno spruzzino con dell’acqua fresca e …felice 8 Marzo!