Afa e caldo? E’ tempo di lazy gardening!

Chi coltiva sa bene che in giardino ci sono sempre tante cose da fare. Ma quando l’estate si fa bollente, l’impresa diventa ardua! E non si tratta di mera pigrizia: il nostro organismo reagisce al calore eccessivo con un risparmio di energie, ottimo per riposare il corpo e la mente, e accumulare nuove forze per affrontare al meglio l’autunno. E per il giardino ci viene in aiuto il lazy gardening, il giardinaggio pigro: la drastica riduzione di impegno, sforzi, risorse psicofisiche non andrà a discapito del nostro angolo verde, ma consisterà invece in un approccio che mira a minimizzare lavoro e consumi alla luce di una parola chiave: efficienza. Come? Ecco i consigli degli esperti dei Garden Viridea!

Essere pigri nella cura del verde è solo un altro modo per dire che stiamo diventando più efficienti: meno tempo speso per i lavori “rompischiena” e più tempo per godersi lo spazio esterno senza rinunciare a ottenere fiori, frutti, ortaggi. Ecco 8 regole che aiutano a mettere in pratica questi principi, che in fin dei conti puntano soprattutto a rispettare la natura, i suoi ritmi, la sua biodiversità.

  1. In terrazzo e giardino, privilegiare le piante a bassa manutenzione e basso consumo idrico. Alcune, tra le tante, che sono in fiore anche quando l’estate è caldissima: ibisco, portulaca, plumbago, passiflora, bignonia, buddleja, gazania, dipladenia, solanum a fiori bianchi o lilla…
  2. Investire la cifra (modesta) necessaria per un impianto di irrigazione a goccia: perché consente di risparmiare lavoro e minimizzare i consumi idrici.
  3. Non sottovalutare l’importanza della pacciamatura (protezione del terreno con corteccia sminuzzata) anche per vasi e vasche in terrazzo: dovremo annaffiare meno spesso! Se poi sotto la corteccia c’è un telo pacciamante biodegradabile, si riduce ulteriormente anche lo sviluppo di infestanti.
  4. Non accanirsi nel cercare un prato “perfetto”, delicato ed esigente; oltre ai tipi di prato rustici e poco delicati si può pensare a superfici verdi diverse (trifoglio nano, dicondra…)
  5. Utilizzare le piante aromatiche in giardino, non solo per l’uso in cucina, ma anche per la bellezza, il profumo, le scarse esigenze e l’enorme varietà disponibile. Del solo, comunissimo basilico ce ne sono tanti tipi, anche a foglia rossa o a portamento “a cuscino” come il basilico greco. I vantaggi? Le aromatiche resistono al caldo, chiedono poche attenzioni, attirano le api, profumano l’aria oltre che i piatti, sono utili per la salute e allontanano le zanzare!
  6. Creare fascino e bellezza con piante grasse come i vari tipi di cactus, le aloe, le agavi e tante altre, tra cui quelle che fioriscono in estate (come i vari tipi ti mesembriantemo). Alcuni tipi di sedum e di semprevivi, che formano rosette elegantissime e fioriscono in estate, resistono bene anche al gelo intenso. Naturalmente, i vantaggi sono chiari: pochissima acqua, estetica chic e cure quasi zero.
  7. Orto estivo? Sì, ma con le verdure “pigre” che fanno quasi tutto da sole: pomodori ciliegino e datterino, zucche (anche quelle rampicanti, che danno frutti fino a ottobre-novembre), zucchine, peperoncini, bietole… E nel frattempo, piantare quelle che verranno pronte in autunno con minimo impegno: cavoli, rapanelli, porri, cipolle, aglio… Anche nell’orto, pacciamatura e impianto a goccia sono le chiavi per rimanere nell’approccio della pigrizia efficiente.
  8. Biodiversità: perché uno spazio verde ricco di natura, insetti e fauna selvatica si auto-aiuta a mantenersi costantemente vario, diverso nel fluire delle stagioni, capace di regalarci bellezza senza chiedere costanti attenzioni. Piante selvatiche come malva, achillea, cicoria, silene e tante altre si possono unire a fioriture estive perfette per chi ama la pigrizia: una per tutti, la lavanda, che regalerà il suo profumo mentre, stesi in un angolo all’ombra, aspettiamo che il sole tramonti per fare un bel barbecue.