Chi coltiva sa bene che in giardino ci sono sempre tante cose da fare. Ma quando l’estate si fa bollente, l’impresa diventa ardua! E non si tratta di mera pigrizia: il nostro organismo reagisce al calore eccessivo con un risparmio di energie, ottimo per riposare il corpo e la mente, e accumulare nuove forze per affrontare al meglio l’autunno. E per il giardino ci viene in aiuto il lazy gardening, il giardinaggio pigro: la drastica riduzione di impegno, sforzi, risorse psicofisiche non andrà a discapito del nostro angolo verde, ma consisterà invece in un approccio che mira a minimizzare lavoro e consumi alla luce di una parola chiave: efficienza. Come? Ecco i consigli degli esperti dei Garden Viridea!
Essere pigri nella cura del verde è solo un altro modo per dire che stiamo diventando più efficienti: meno tempo speso per i lavori “rompischiena” e più tempo per godersi lo spazio esterno senza rinunciare a ottenere fiori, frutti, ortaggi. Ecco 8 regole che aiutano a mettere in pratica questi principi, che in fin dei conti puntano soprattutto a rispettare la natura, i suoi ritmi, la sua biodiversità.
- In terrazzo e giardino, privilegiare le piante a bassa manutenzione e basso consumo idrico. Alcune, tra le tante, che sono in fiore anche quando l’estate è caldissima: ibisco, portulaca, plumbago, passiflora, bignonia, buddleja, gazania, dipladenia, solanum a fiori bianchi o lilla…
- Investire la cifra (modesta) necessaria per un impianto di irrigazione a goccia: perché consente di risparmiare lavoro e minimizzare i consumi idrici.
- Non sottovalutare l’importanza della pacciamatura (protezione del terreno con corteccia sminuzzata) anche per vasi e vasche in terrazzo: dovremo annaffiare meno spesso! Se poi sotto la corteccia c’è un telo pacciamante biodegradabile, si riduce ulteriormente anche lo sviluppo di infestanti.
- Non accanirsi nel cercare un prato “perfetto”, delicato ed esigente; oltre ai tipi di prato rustici e poco delicati si può pensare a superfici verdi diverse (trifoglio nano, dicondra…)
- Utilizzare le piante aromatiche in giardino, non solo per l’uso in cucina, ma anche per la bellezza, il profumo, le scarse esigenze e l’enorme varietà disponibile. Del solo, comunissimo basilico ce ne sono tanti tipi, anche a foglia rossa o a portamento “a cuscino” come il basilico greco. I vantaggi? Le aromatiche resistono al caldo, chiedono poche attenzioni, attirano le api, profumano l’aria oltre che i piatti, sono utili per la salute e allontanano le zanzare!
- Creare fascino e bellezza con piante grasse come i vari tipi di cactus, le aloe, le agavi e tante altre, tra cui quelle che fioriscono in estate (come i vari tipi ti mesembriantemo). Alcuni tipi di sedum e di semprevivi, che formano rosette elegantissime e fioriscono in estate, resistono bene anche al gelo intenso. Naturalmente, i vantaggi sono chiari: pochissima acqua, estetica chic e cure quasi zero.
- Orto estivo? Sì, ma con le verdure “pigre” che fanno quasi tutto da sole: pomodori ciliegino e datterino, zucche (anche quelle rampicanti, che danno frutti fino a ottobre-novembre), zucchine, peperoncini, bietole… E nel frattempo, piantare quelle che verranno pronte in autunno con minimo impegno: cavoli, rapanelli, porri, cipolle, aglio… Anche nell’orto, pacciamatura e impianto a goccia sono le chiavi per rimanere nell’approccio della pigrizia efficiente.
- Biodiversità: perché uno spazio verde ricco di natura, insetti e fauna selvatica si auto-aiuta a mantenersi costantemente vario, diverso nel fluire delle stagioni, capace di regalarci bellezza senza chiedere costanti attenzioni. Piante selvatiche come malva, achillea, cicoria, silene e tante altre si possono unire a fioriture estive perfette per chi ama la pigrizia: una per tutti, la lavanda, che regalerà il suo profumo mentre, stesi in un angolo all’ombra, aspettiamo che il sole tramonti per fare un bel barbecue.