L’orto in vaso fa il giro del mondo

Gerani e petunie addio: in balconi, terrazzi, nei vasi e in giardino gli Italiani scelgono gli ortaggi. Il mondo dell’orto si è ampliato e ha cambiato faccia: e sono soprattutto i nuovi trentenni e quarantenni a restare affascinati dalle verdure in vaso, molto cool e perfettamente in linea con un progetto di vita sostenibile. Ecco come approfondire il nuovo trend aggiungendo ulteriore biodiversità dai 4 angoli del pianeta con i consigli degli esperti dalla catena di Garden Viridea!

L’orto etico, sostenibile e trendy
Sapori da portare in tavola allungando una mano per cogliere verdure freschissime e genuine di cui conosciamo la storia: questa la prima molla. Ma ci sono anche altre motivazioni: se gli ortaggi sono a km zero, significa che c’è un rapporto etico e sostenibile con l’ambiente. Inoltre, c’è un orientamento sui cibi light, nel quadro di una vita attiva e sana. E infine, c’è quella che possiamo definire una moda positiva, un passaparola che diventa una tendenza. Il terrazzo con gli ortaggi coinvolge la famiglia e i bambini e suscita meraviglia e approvazione negli amici: l’happy hour tra pomodori e lattughe è “giusto” e trendy. Se poi gli ortaggi sono strani, curiosi e buonissimi, la soddisfazione è davvero grande.

Verdure strane dal mondo
Il pomodoro nero dei Maya messicani? Ottimo e facilissimo in vaso. Il chayote, parente delle zucche? Si mangia tutto: il grosso frutto saporito e ricco di vitamine, ma anche foglie, germogli e tuberi, e può crescere con i tralci su una pergola o un grigliato. Dall’Africa arriva l’okra, parente della malva: detta “gombo”, cresce velocemente e i curiosi frutti sono ingrediente per insalate, minestre e piatti dal profumo esotico. Dalle Antille arriva il cetriolo spinoso o maxixe: i piccoli tentacoli sono morbidi ed edibili. Il giro del mondo prosegue in Asia con il daikon o ravanello giapponese, bianco e saporito, e con i curiosi parenti dei cavoli: Mizuna, Red Mustard e altre varietà che crescono rapidamente anche in un vaso sul davanzale e portano in tavola sapori inaspettatamente piacevoli. E che dire della zucca cinese? Ha un nome botanico divertente, Benincasa hispida. I frutti giovani, ancora verdi, sono usati come le zucchine. Le zucche mature hanno una superficie cerosa e possono essere conservate fino ad un anno!

Colori e sapori mai visti né sentiti
Il mondo delle verdure esotiche è grande e sorprendente, dal cavoletto cinese, croccante e gustoso, alla Perilla “Shiso”, pianta aromatica, con un profumo che va dall’anice alla melissa. Colori e sapori che oltre all’aspetto gastronomico attraggono per l’aspetto stranissimo: la Karela, parente delle zucche, produce frutti ricoperti da protuberanze; la zucchina gialla americana è spettacolare per il suo colore; il peperoncino delle Barbados è chiamato anche nelle sue terre d’origine “cappello del vescovo” per la sua forma divertente e decorativa, mentre il pomodoro datterino americano Fantino, giallo oro, stupisce per i suoi grappoli eleganti. È polposo, dolce e poco acquoso, a bassa acidità: un gioiello per vasi e orti aperti alle nuove esperienze.

L’Italia dimenticata torna a vivere in vaso
Anche gli ortaggi italiani strani e dimenticati possono trovare un posto in vasi e cassette, cercando varietà locali che sono tornate reperibili sia in forma di seme sia come piantine pronte al trapianto. Non tutti conoscono il sapore dell’agretto o “Barba del Negus”. I friarielli assaggiati magari sulla pizza si coltivano in vaso senza difficoltà; la cipolla di Breme e la cipollina Piatlina piemontese sono buonissime e poco conosciute fuori dal loro territorio, così come il peperone “Papacella”, un’eccellenza gastronomica napoletana. Anche dei pomodori vale la pena di esplorare antichi sapori di varietà regionali, come quello rosa della Sila: è un modo per conoscere la nostra bellissima Italia e i suoi tesori di verdure create magari da uno o più secoli, e portare in tavola con orgoglio ciò che, con poco impegno e tanto entusiasmo, abbiamo visto crescere sotto i nostri occhi.

L’orto in vaso fa il giro del mondo: il consiglio di Viridea – www.viridea.it

  • Per coltivare l’orto in vaso cosa occorre? Contenitori profondi almeno 30-40 cm per la maggior parte degli ortaggi; terriccio di tipo biologico; concime biologico per ortaggi. Ottime le comode cassette a riserva d’acqua che mantengono meglio e a lungo l’umidità nel terriccio.
  • Come risparmiare tempo nella cura dell’orto in vaso? Con un kit per l’irrigazione a goccia e una centralina: il risparmio di acqua è notevole e si può andare a fare un week end al mare senza temere di tornare e trovare tutto secco, quando fa molto caldo.
  • Come proteggere gli ortaggi da malattie e parassiti? Utili i corroboranti e potenziatori della salute delle piante: Propolis, Olio di Neem, Olio di Lino, Ortica, Equiseto e altre specialità, anche in confezione pronto uso, di facilissimo e sicuro impiego; non lasciano residui e sono applicabili su ortaggi, frutti e piante ornamentali.

 

Credits:
Shutterstock: 2136197563 – autore: Bermuda cat
Shutterstock: 1679904787 – autore: Marina Bakush
Shutterstock: 126709325 – autore: sumikophoto

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