Vivere per un anno ad impatto… “uno”

E’ questo il progetto di una ragazza milanese di 27 anni, che ha deciso di dare una svolta ecologica alla sua vita quotidiana. Le sue “conquiste”, ardue da conciliare con uno stile di vita moderno, GreenKika, all’anagrafe Claudia Selvetti, le condivide con il mondo intero, giorno dopo giorno, grazie ad un blog sul web (www.vitaimpatto1.org) ma anche su Facebook, Twitter, Flickr, FriendFeed.  Continua a leggere



Milano, domenica a piedi anche per le Euro 5

Ebbene sì, capita proprio a fagiolo: giusto qualche giorno fa parlavamo della possibilità di convertire la vecchia auto benzina euro 2 mettendo un impianto a metano o gpl (magari rinnovandone l’estetica con il “wrapping”), invece di comprarne una nuova a causa delle limitazioni alla viabilità legate al PM10. Ed ecco che arriva la conferma: domenica 30 gennaio dalle 8.00 alle 18.00, Milano diventa off-limits per tutte le automobili, escluse le gpl/metano (leggi l’articolo sul blocco su Stradafacendo). Quindi sono ferme anche le nuove euro 5, filtro Fap ecc. Via libera invece alle vecchie macchine “eco-convertite” o alle nuove ibride… Insomma, chi va a gas si… Continua a leggere


L’Italia risparmia un miliardo. Grazie agli alberi

Il 2011 è l’Anno internazionale delle foreste. L’Italia può contare su un patrimonio di 12 miliardi di alberi, distribuiti su una superficie complessiva di 10,5 milioni di ettari. L’albero più diffuso è il faggio, con oltre un miliardo di esemplari, tipici degli Appennini. Liguria e Trentino sono le regioni con il tasso di boscosità più elevato (60% del territorio), mentre la Toscana e la Sardegna risultano le regioni che vantano le maggiori superfici forestali. Sono questi alcuni dati dell’Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio (Infc) resi noti dal Corpo forestale dello Stato. Secondo le stime, nel quadro del protocollo di Kyoto, per il periodo 2008-2012, l’Italia grazie alle sue foreste risparmierà circa un miliardo di euro in termini di emissioni. Continua a leggere



Auto vecchia? Gasiamola e facciamole il lifting

Sempre più persone sono costrette a cambiare l’auto, magari neanche tanto vecchia e perfettamente funzionante. La testimone e compagna di mille avventure, ahimé, non è più in linea con i regolamenti e le limitazioni del traffico, le toccherebbe dunque un amaro destino: essere sostituita. Ma quanto è ecologico buttare via un veicolo che con le opportune manutenzioni sarebbe in grado di percorrere ancora tantissimi chilometri, svenandoci per acquistare una nuova fiammante Euro 5, che però ci da esattamente lo stesso servizio? Ne abbiamo parlato con l’Ingenier Paolo Ballarini. Ecco cosa ci ha detto. Continua a leggere



Biocaminetto: design al top, ma quanto bio?

Sono da poco arrivati sul mercato italiano i “biocaminetti”, che trasformano la romantica prospettiva del caminetto in qualcosa di decisamente più alla portata di tutte le case. Il vantaggio infatti è che non richiede lavori di muratura per l’installazione di una canna fumaria e, in casa, trova facilmente una collocazione perfetta per il suo design: lo potete mettere su un tavolino del salotto, come fosse un qualsiasi soprammobile, oppure appenderlo al muro come un quadro o una tv. Ma perché si definisce “bio”? E quali vantaggi o svantaggi offre rispetto all’ambiente e al consumo di energia? Lo abbiamo chiesto all’Ing. Ballarini.  Continua a leggere



La cenere del camino? Preziosa per le piante

Chissà quanta cenere del caminetto è finita nella spazzatura durante queste feste appena passate. Ma la natura ha previsto che nulla venga sprecato e quello che per noi è un rifiuto, per le amiche piante è un aiuto prezioso. Tronchetti, pellet, ciocchi di legna o carbonella quando vengono bruciati producono cenere che, in piccole dosi, può dare una “marcia in più” alle nostre piante, che ci regaleranno così fioriture ancora più belle. Curioso a dirsi, conviene dunque conservarla. Ecco come possiamo utilizzarla. Continua a leggere



Addio buste, ma c’è plastica e plastica…

Ormai è fatta: dal 1 gennaio 2011 la produzione di sacchetti per la spesa di plastica non biodegradabile è fuorlilegge. Addio plastica quindi? Affatto. Continueremo ad esserne circondati e ad utilizzarla per tutto il resto, con tutti i suoi vantaggi (innegabili) e svantaggi (altrettanto innegabili). Ma si fa presto a dire plastica. Il fatto è che dietro a questa termine di uso comune si nasconde una famiglia di materiali con caratteristiche (e rischi) molto diversi. Quali sono dunque le diverse plastiche con cui abbiamo a che fare e come possiamo riconoscerle? L’abbiamo chiesto all’Ing. Ballarini: ecco cosa ci ha detto. Continua a leggere